Macchie colorate nell’iride. Tutta genetica?

 


Assolutamente no. Saremo pure di parte, ma le macchie nelle iridi, nere o di altri colori, rappresentano un segno che qualcosa non funziona dentro noi.
Gli occhi non sono soltanto la risposta più diretta delle nostre emozioni o lo strumento attraverso il quale sedurre altre persone. Attraverso l’investigazione iridologica rivelano la loro natura più misteriosa: quella di fare previsioni sulla nostra salute.

Da questo punto di vista, notare delle macchie oculari su iridi o una sclera blu può indicarci che è arrivato il momento per voltare pagina nella nostra vita e cercare di addrizzare il tiro, prima di pregiudicare in maniera cronica il nostro benessere.

Descrizione dell’iride

L’iride è la parte colorata dell’occhio, la zona dove si incontrano cornea e cristallino. Il senso della vista e la capacità di vedere e mettere a fuoco un oggetto è reso possibile dalla presenza di tanti piccoli muscoletti che rendono più grande o più piccola la pupilla, in funzione della quantità di luce che colpisce l’occhio. E’ questa straordinaria capacità, specifica delle iridi, che consente di non andare a sbattere al buio, anche in presenza di una fonte luminosa limitata.

Che ci sia tanta luce o pochissima illuminazione non rappresenta un problema per l’uomo (come per molti altri predatori), visto che sfrutterà questa sua abilità per moversi, senza alcun pericolo.
Discorso diverso se si avesse una delle gravi patologie oculari che potrebbero affliggere ognuno di noi, come nel caso di neurofibromatosi  o delle cosiddette “mosche negli occhi”.

Questi disturbi visivi, assumono la forma di macchie nere che inficiano il corretto funzionamento del sistema iridologico.
All’interno di questo testo però vorremmo focalizzarci sulle macule negli occhi di origine naturale, come segnale che qualche organo non sta funzionando correttamente.

Dove possono trovarsi le macule oculari?

In questo caso la macchia oculare, di dimensioni e pigmentazione variabile, potrà caratterizzare tanto l’occhio destro, quanto l’occhio di sinistro, occupando una qualsiasi porzione. Ogni mappa iridologica viene divisa in 12 sezioni, dette “ore” e ricordano visivamente molto da vicino il bersaglio del gioco delle freccette. Allo stesso tempo, ciascuno dei 2 occhi, sarà contraddistinto da 7 anelli di diverse misure che abbracceranno la pupilla, allargandosi verso l’esterno dell’iride.

Grazie agli studi di Jensen possiamo contare oggi sullo studio di accurate mappe d’iridologia, mediante le quali riconoscere quale organo è danneggiato, in relazione a dove è localizzata la macchia nell’iride.

Volendo offrire una indicazione di massima e dimostrare quanti disturbi e malattie possiamo diagnosticare attraverso questo metodo diagnostico, ricordiamo a quali organi interni corrispondano eventuali macule presenti.

Occhio sinistro:
1  cervello, cervelletto, orecchio
2  bulbo, ipofisi, laringe, faringe
3  esofago, tiroide, braccia, spalle
4  ghiandole mammarie, polmoni, bronchi, stato delle costole
5  stomaco
6  insieme al 5, fegato vescica colon
7  appendicite, reni, ghiandole, surrenali
8  utero o prostata, ovaie o testicoli
9  bacino e vescica
10 pelle, muscoli
11 sangue
12 linfa, sistema fibro-legamentoso

Attraverso i segni dell’occhio destro è possibile comprendere la condizione di salute di:

1 cervello, cervelletto, orecchio
2 bulbo, ipofisi,, laringe, faringe
3 esofago, tiroide, braccia, spalle
4 seno, polmoni, bronchi, costole
5 intestino
6 fegato, vescica e colon
7 appendicite, reni, ghiandole, surrenali
8 utero o prostata, ovaie o testicoli
9 bacino e apparato vescicale
10 pelle, sistema muscolare
11 sangue
12 linfa, sistema fibro-legamentoso

Sarà attraverso lo studio dei segni espressivi che si trovano sulla parte colorata dell’occhio, che riusciremo a capire il perchè si trovi una macchia nell’occhio. Questo particolare approccio di diagnosi viene definito da molti studiosi dello spettro visivo con il termine di “semiotica iridologica“, per sottolineare la rilevanza diretta tra segno e fenomeno.

Perchè si creano delle macchie colorate sul’iride?

Anche se, come abbiamo già precisato, i pigmenti dell’iride colorati possono essere il risultato di caratteristiche ereditarie, le cause di tali anomalie cromatiche sono quasi sempre legate all’alimentazione. I pigmenti delle iridi colorate sono i segni che abbiamo accumulato un eccessivo quantitativo di tossine nel corpo.

La pessima qualità del cibo a cui sottoponiamo il nostro corpo non è l’unico modo con cui intossichiamo il corpo. Anche delle prolungate degenze ospedaliere, caratterizzate dal consumo abbondante di farmaci, può provocare la tossiemia, come pure altre situazioni contestuali che potrebbero verificarsi nella nostra vita.
Esistono cause secondarie che possono influire sulla colorazione e quindi sulla creazione di macchie cromatiche come ad esempio:

la vicinanza con complessi industriali altamente inquinanti. Vivere in città piene di smog, in cui il pulviscolo atmosferico viaggia libero e indisturbato, provoca l’intossicazione del fisico, attraverso la semplice respirazione.

fumare sigarette e tabacco. Non è vero che le sigarette rullate facciano meno male di quelle vendute in pacchetto. Si tratta di fonti dirette di tossine, caratterizzate da sostanze negative per la nostra salute. Di conseguenza, eventuali degenerazioni del colori delle iridi potrebbero indicare la necessità di cambiare stile di vita e smettere con il vizio del fumo.

Dieta sbilanciata, incentrata su carboidrati e grassi saturi. Si parla di cosiddetto cibo spazzatura per sottolineare la tendenza ad introdurre elevate quantità di cibo qualitativamente scadente e quindi a soffocare l’intestino con scorie alimentari che non si riesce più ad espellere e che tendono pertanto a sedimentare.

E se fosse una malattia?

Una delle prime reazioni che ha un paziente quando scorge delle macchie gialle, rosse o dei puntini verdi nell’iride, che era convinto di non avere, è quella di pensare a qualcosa di terribile.
Assistere ad una degenerazione cromatica di questo tipo fa spesso supporre di avere una patologia grave, eppure, sapendo quali sono le reali cause che l’hanno determinata, dovremmo essere felici che il nostro corpo riesca a comunicare uno stato di difficoltà o di debolezza attraverso gli occhi.

E se fosse una ferita nell’occhio?

Ce ne accorgeremmo subito. La maggior parte delle volte non vi è alcun tipo di lesione e il fatto che vediamo perfettamente rappresenta la prova concreta che i nostri occhi stanno bene.
Per accorgersi che non si tratta di una ferita basterà cercare di mettere a fuoco un oggetto prima vicino e poi lontano.
Se non riscontrassimo alcun tipo di problemi visivi alla retina, il problema sarebbe da cercare altrove.
Quello che non funziona riguarda invece ad un livello più “nascosto” e interessa generalmente il nostro metabolismo e l’intossicazione del tubo digerente.

Le macchie possono cambiare forma e colore ?

Assolutamente sì. Si tratta di un punto fondamentale della teoria su cui verte l’iridologia, che spiega come queste sfumature del colore possono allargarsi o restringersi a seconda delle azioni che intraprenderemo.
Noi non siamo dei buoni osservatori e anche se il più delle volte crediamo che la tinta delle nostre iridi sia sempre la stessa, in realtà cambia costantemente, in ogni momento della nostra vita.

Possono esserci degli eventi traumatici però in grado di velocizzare questa trasformazione cromatica e rendere più evidenti questi riflessi colorati o anche opacizzazioni. Queste maculaioni non hanno un aspetto standard, ma presentano una forma irregolare. Possono avere svariate dimensioni, dalle più grandi, a quelle più piccole.
Ad ogni modo, non parleremo mai di “macchie definitive”, ma solo di manifestazioni temporanee, che sottolineano come qualcosa non funzioni negli organi.

Il ruolo dell’iridologo è quello di interpretare che cosa rappresentano questi segni e che cosa significherebbe quel cambio di densità dei colori, facendo ricorso ad una mappa iridologica.
Una volta determinato quali sostanze eliminare dalla dieta e quali comportamenti salutari attuare nella dieta il paziente dovrà mettere in pratica i consigli provenienti dal professionista che ha letto le iridi.

Se il soggetto sarà scrupoloso e diligente, sarà facile assistere alla scomparsa parziale o totale di questi strani segni colorati sulle iridi.
Assistere all’eliminazione di queste maculazioni rappresenta la prova concreta che siamo riusciti a disintossicare il corpo.
Uno tra i sistemi più rapidi per ripulire l’organismo dagli scarti alimentari depositati sul colon e più in generale dalle tossine, è quello del lavaggio intestinale, a mezzo dell’idrocolonterapia.

Quali sono i colori più presenti in queste macchie?

Si distinguono, in linea generale, ben 4 classi di colori, a seconda del pigmento che prevale sugli altri.

Color giallo. Molti iridologi definiscono queste conformazioni “macchie di uroseina”, perchè legate alla ritenzione di acido urico. Rappresentano il sentore che qualcosa non funziona a livello di apparato urinario, segno che i reni funzionano male e che non compiono adeguatamente la loro azione di filtraggio. Anche un’alimentazione in cui vi è un’eccessiva presenza di uova potrebbe essere il motivo della formazione di macule gialle negli occhi, che fanno spesso parlare di iridi gialle.

Color rosso. Segno di un sistema sanguigno compromesso. Potrebbe trattarsi di deficienze del pancreas o di una debolezza del fegato che porterebbero delle conseguenze negative a livello del sangue.

Color marrone. Segnale abbastanza chiaro di un disturbo a livello epatico, soprattutto quando, assieme a macchie marroni, sono presenti alcune striature rossastre.

Color nero. Vengono spesso etichettate come “macchie di melanina”. Tra tutte le colorazioni che potrebbero interessare l’iride, quella nera sarebbe la più grave, perchè indicherebbe un accumulo reiterato di tossine, molto difficile da rimuovere con una semplice dieta.
Sono questi i casi in cui un lavaggio epatico potrebbe risultare risolutivo. Ad ogni modo occorre non farsi prendere dal panico e valutare con un iridologo esperto che cosa fare e quali ulteriori analisi attuare, visto che potrebbe trattarsi persino di un tumore.

Gradi di intossicazione

A seconda della conformazione assunta da queste macchie colorate nelle iridi è possibile distinguere in quale stadio d’intossicazione ci si trovi.

Fusi e ovali. Quando si nota una presenza più scura in corrispondenza degli organi e una divisione più accentuata delle fibre dell’iride, si potrebbe trattare di una caratteristica genetica. Se un papà e un nonno hanno avuto delle

Nuvole o bande bianche o giallognole. Quando si osserva una compressione delle fibre nervose sulle iridi, è in corso un’infiammazione molto intensa nell’organismo.

Linee e macchie scure. Quando questi elementi si trovano in prossimità di organi ben definiti, sulla mappa iridologica, è probabile che sia in atto una intossicazione acuta nell’area interessata.

Segni e punti neri, anche piccolissimi. Sono il segnale che le fibrille superficiali delle iridi siano gravemente compromesse. Sarebbe realmente il caso di preoccuparsi.

Il vocabolario dell’iridologo

Esistono delle parole specifiche, utilizzate da chi lavora in questo ambito, per indicare una specifica macchia, caratterizzata da una forma particolare. Tra le più utilizzate, ricordiamo:

  • raggi solari: dei taglietti radiali;
  • spasmelli: detti anche archi da stress, di forma lineare circolare, simile a dei fusi. Indicano un malfunzionamento del sistema nervoso e a livello dei muscoli volontari;
  • Lunetta Gerontoxon: un anello opacizzato biancastro, collocato all’esterno dell’iride;
  • Macchie tossiniche e nubi tossiche: delle specie di nebulose che rendono difficile l’individuazione netta delle iridi e dei loro contorni;
  • Puntini neri;
  • Capelli: fibre chiare e ondulate, che partono dal collaretto e si protraggono verso i bordi. Segnalano disfunzioni a livello del sistema nervoso autonomo (SNA).
  • Cripte: piccole lesioni tendenti al nero del tessuto iridologico, a forma di rombo. Possono avere sia origine genetica che strutturale.

Alcune curiosità sulle macchie iridee

Esistono persone senza segni nelle iridi?

No. Gli iridologi hanno soltanto degli strumenti che permettono l’osservazione più approfondita di quello che accade negli occhi, ma tutte le persone del Mondo, uomini o donne, adulti o bambini, posseggono spasmenelli o macchie tossiniche.
E’ vero però che gli yogi o tutti coloro i quali intraprendono un percorso spirituale più profondo risultano avere iridi alquanto “pulite”, a testimonianza di come la pulizia dello spirito possa in parte influenzare anche quella dei nostri organi interni.

donna con occhi azzurri

Anche chi ha gli occhi azzurri ha le macchie?

Si, anche se risulta più difficile da osservare, perchè si tratta di soggetti in cui non può avvenire la formazione del pigmento melanico ed è resa più difficile la distinzione di tutte le fasi di accumulo di tossine. Accade che nei soggetti con gli occhi azzurri ci si accorga di una disfunzione, soltanto quando l’iride si appanna del tutto, risultando più difficile anticipare la diagnosi.

Come reagisce l’iride ad un intervento chirurgico?

In modo anomalo. Quando viene fatta un’anestesia, il sistema simpatico non comunica nulla di strano all’iride, poichè la sensazione nervosa viene sublimata del tutto. Per questo motivo, coloro i quali sono stati protagonisti di un incidente stradale o si sono sottoposti ad un’operazione sotto anestesia parziale o totale, presentano delle iridi piuttosto “pulite” da questa informazione.

Che cosa significa quando la macchia è sulla sclera?

Vi è una mappa specifica, in grado di determinare a quale problema corrispondano determinati segni impressi sulla parte bianca dell’occhio. Si tratta di competenze differenti, non a caso esiste una distinzione tra iridologia e sclerologia.

In conclusione

Se volete capire che cosa c’è dietro una macchia dell’iride non possiamo suggerire altro che prenotare una visita d’iridologia. Per maggiore  completezza sull’argomento, ci preme sottolineare come lo studio delle iridi abbia il difetto di non rendersi conto dei casi più lievi. Gli occhi riescono a comunicare i problemi più gravi e quelli più imminenti da contrastare.
Inoltre, non trattandosi di una scienza assoluta, non vi sarà mai un unico pensiero.
L’iridologia può essere definita a tutti gli effetti una disciplina in divenire, di cui nessuno conosce ancora tutto sull’argomento.
Per questa ragione, rivolgersi a dei professionisti esperti, che operano da oltre venti anni, presso Centri specialistici, si rivela molto importante per buona riuscita della diagnosi iridologica.

 

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