Si tratta di un trattamento naturale per la cura di numerose malattie e per migliorare la salute attraverso l’utilizzo di oligoelementi. Questi ultimi sono considerati quei sali minerali presenti nell’organismo umano in piccolissime quantità, non superiori al 0,01% del peso totale del corpo. Si differiscono dai macroelementi il cui fabbisogno giornaliero di ciascun soggetto supera i 100 milligrammi. Quella che viene definita oligoterapia è una branca della medicina alternativa con molte affinità con la litoterapia, che però è un sistema terapico usato per riequilibrare energeticamente il corpo umano, sfruttando le proprietà curative di pietre e rocce. Questa bioterapia, basata sugli oligoelementi si rivela altamente valida dal punto di vista dei risultati ed essendo naturale, non presenta alcun tipo di controindicazione, permettendo di raggiungere traguardi medici che spesso cure farmacologiche non riescono a conseguire. Gli oligoelementi partecipano alla composizione di organi e tessuti e agendo come coenzimi, riescono a mettere in atto dei processi biochimici indispensabili alla guarigione o al superamento di un malessere.
La medicina moderna conferma come un deficit di queste “tracce di sali minerali” nel nostro corpo, possa creare delle mancanze “nutritive” importantissime per la nostra salute.
Purtroppo il numero di sali minerali nel corpo umano non resta costante nel corso del tempo, ma tende a calare già con il raggiungimento della maggiore età. Anche un organismo relativamente giovane ha bisogno quindi di reintegrare un quantitativo adeguato di oligominerali utili per garantire benessere
Che cosa è l’oligoterapia?
Molti la definiscono come il “curarsi con i metalli”, eppure è un sistema, inquadrato all’interno della medicina naturale alternativa, capace di garantire risultanti ottimi, i cui vantaggi diventano ancora più evidenti nell’arco del tempo. Le piccole dosi introdotte nel corpo dagli oligoterapeuti possono aiutare i pazienti a colmare delle mancanze di sali minerali, di dimensione molecolare, condizionate dall’invecchiamento, dallo stile di vita condotto , dall’inquinamento dell’ambiente in cui viviamo cibi compromessi a causa dell’uso in agricoltura di sostanze fuorilegge, in grado di modificarne la qualità dei micro e macro componenti.
Piccolissime dosi per grandi benefici
Oligo, deriva dal greco e significa appunto “poco”, perchè si tratta di un trattamento che prevede l’apporto di minime quantità di sali minerali che permettono però di risanare un organismo carente e sostanzialmente malato. L’oligoterapia sostiene la filosofia della cura delle cellule con pochi mezzi, in virtù del fatto che anche dei minimi apporti di sali minerali, nell’ordine di un milionesimo di grammo, possono fornire straordinari aiuti per la salute umana.
La funzione benefica di questi microelementi può essere ben rappresentata attraverso l’epressione utilizzata da oligoterapeuti di fama mondiale, definendoli “tracce della salute”.
La storia delle diatesi
L’importante medico Ménétrier è ritenuto uno dei fondatori di questa disciplina alternativa avendo e che ha avuto tra i primi il merito di diffondere la sua conoscenza, già a partire dagli anni’30. Il contributo del dottore francese fu determinante per gli sviluppi scientifici dell’oligoterapia, perchè riuscì a distinguere 4 terreni organici associandoli ad alcuni oligo elementi, a cui diede il nome di diatesi. Ognuna di queste sfere ben definite, sostanzia caratteristiche celebrali, psicologiche e anche fisiche, che possiamo collegare a soggetti specifici. Le diatesi indicano, in linea di massima, uno stato di squilibrio che può investire un individuo, sia sotto il profilo dei processi psichici che quello fisici.
E’ molto raro, se non impossibile trovare soggetti caratterizzati da una singola diatesi, in quanto, ognuno di noi è sempre il risultato di più diatesi, frutto delle esperienze che facciamo nella vita. Secondo questa logica è facile quindi che una diatesi di nascita possa subire una trasformazione durante la fase di crescita e quindi mutare in altro. L’oligoterapia di Ménétrier spiega come le nostre relazioni soliali, la qualità dei nostri rapporti emotivi, la salubrità dell’aria che respiriamo e tanti altri fattori contestuali, possono alterare i terreni organici e quindi modificare la diatesi.
In realtà era circa 50 anni prima, era giunto a queste stesse conclusioni anche Bertrand. Lo studioso, anch’egli nato in Francia, sottolineava come gli oligoelementi potessero ricoprire l’importante funzione di biocatalizzatori, ovvero di acceleratori di meccanismi di tipo chimico.
Taluni elementi o sostanze, dette appunto catalizzatrici, possono facilitare, attraverso la semplice presenza o mediante una piccola azione, a velocizzare o persino generare determinate reazioni chimiche.
A fine del XIX secolo si fece portatore di un pensiero rivoluzionario, che risultò essenziale per gli sviluppi della oligoterapia più moderna, a cominciare da Ménétrier.
Collegamento diatesi e oligominerali
La terapia attraverso gli oligoelementi può essere impostata a seconda di quelli che si rivelano essere i tratti caratteristici di un paziente, inquadrandolo, in una o più diatesi. Queste ultime vantano caratteristiche diverse e vengono generalmente distinte anche in virtù delle fasi di vita di un soggetto, partendo dal presupposto che ogni periodo dell’esistenza possa mostrare specifici tratti caratteristici comportamentali.
Allergica. Questa diatesi di primo tipo è detta anche artritica. L’oligoelemento che la caratterizza questo terreno biologico è il manganese, indicato in chimica con la sigla Mn. E’ questo micro elemento che rappresenterà la cura per i sintomi e i disturbi di questa diatesi, tipica dello stadio giovanile.
I tratti fondamentali della diatesi allergica si riassumono in:
iperattività, nervosismo, passionalità, emicrania, ipertiroidismo, problemi gastrointestinali
In tutti questi casi, l’oligoelemento Mn svolge il ruolo terapico di riequilibratore. Si rivela una perfetta soluzione biocatalizzatrice in grado di sedare l’eccessiva voglia di fare del soggetto e le tensioni emotive che egli vive, da cui trova sfogo attraverso litigi, a volte furibondi o polemiche prive di fondamento. Una diatesi di questo tipo potrebbe sviluppare anche intolleranze alimentari (alimentate dal fattore nervoso) e principi di orticarie.
Ipostenica. Questa diatesi di secondo tipo è detta anche artrotubercolotica. L’oligoelemento che la caratterizza questo terreno biologico è il legame manganese / rame, indicato in chimica con la sigla Mn Cu. E’ questo microelemento catalizzatore che costituisce la terapia più idonea per curare i sintomi e i problemi di questa diatesi, caratteristica dello stadio adolescenziale.
Gli aspetti essenziali di questa diatesi ipostenica si sintetizzano in:
calma, apatica, difficoltà di concentrazione, infezioni dei canali urinari, irritazioni delle ghiandole
linfatiche.
Chi appartiene a questa diatesi mostra spesso una predisposizione a raffreddori e cistite vescicale. Trattasi di individui con poche forze e poco motivati alle fatiche mentali. In questo senso si segnalano come soggetti spesso stanchi, la cui svogliatezza può rappresentare l’inizio di processi e disturbi ben più gravi.
Distonica. Questa diatesi di terzo tipo è detta anche neuro-artritica. L’oligoelemento che contraddistingue questo terreno biologico è il legame manganese / cobalto, indicato in chimica con la sigla Mn Co. E’ questo microelemento quello più indicato per un trattamento che vada a curare i disturbi tipici legati a questa diatesi, che sono fondamentalmente:
tensione, stanchezza negli arti inferiori, insonnia, pressione sanguigna elevata, tachicardia e colite ulcerosa.
Si tratta di problematiche che tendono ad emergere in età adulta, quando avviene un primo invecchiamento importante del corpo. Come pure la diatesi di 4° tipo, anche questa è considerata un’alterazione dei primi 2 tipi di diatesi, sopra descritti. Sono le proprietà insite nelle tracce del legame manganese-cobalto a garantire il ripristino della piena forma dell’individuo e il recupero di quelle energie che spesso vengono meno, raggiunti i 45 anni d’età. Utilissimo per la cura delle malattie legate ad anemie. Attenzione però ad eventuali intolleranze al cobalto, molto rare, ma che non possiamo mai permetterci di escludere a priori.
La diatesi di quarto tipo è detta anergica. L’oligoelemento che caratterizza questo terreno biologico è il legame rame, oro, argento, indicato in chimica con la sigla Cu-Au-Ag. E’ questo microelemento che costituisce la terapia più idonea per risolvere i problemi e sanare i sintomi di questa diatesi, caratteristica della vecchiaia.
Gli aspetti essenziali di questa diatesi anergica si sintetizzano in:
anergia fisica, scarsa immaginazione, apatia nella libido, sonnolenza post-prandiale cronica o totale mancanza di sonno, sintomi depressivi, debolezza del sistema immunitario.
L’oligoterapia dimostra come la triplice forza rame, oro, argento possa essere il rimedio catalitico alla fatica psicofisica, tipica di chi ha superato i 65 anni, soprattutto per quel che riguarda la soluzione di problemi di artrosi muscolare
Diatesi da sindrome di disadattamento
Esistono altri 2 tipi di diatesi che si sono segnalate per riuscire a sopperire egregiamente ad altre mancanze. In modo particolare, esistono 2 tipologie di associazioni di oligoelementi che hanno dimostrato di poter ottenere grandi risultati in termini di recupero dell’equilibrio psicofisico.
Il rimedio Zinco-Rame rappresenta il regolatore endocrino giusto per curare le infiammazioni genitali;
Il rimedio Zinco-Nickel-Cobalto risulta indicato per guarire disturbi legati alla cattiva funzionalità del pancreas.
Una disciplina che ha molti aspetti in comune con l’oligoterapia è l’agopuntura. Anche quest’ultima infatti crede nella divisione in 4 diatesi, riconducibili alle 4 energie indispensabili della vita: cielo, terra, acqua e fuoco.
Somiglianze con l’omeoterapia
Per comprare i prodotti oligoterapici si deve contattare professionisti omeopati, a testimonianza dei tanti aspetti in comune tra le 2 disciplice e approcci alla cura. Soprattutto la percentuale di concentrazione di oligoelementi, circa un milionesimo per grammo, è del tutto simile a quella dei preparati omeopatici. Di conseguenza, anche gli effetti e le dosi di assunzioni sono molto simili.
Gli elementi essenziali
Viene ritenuto “essenziale” ogni elemento minerale la cui carenza comporta l’ alterazione di una o più funzioni, le quali possono essere corrette da un apporto adeguato dell’ elemento stesso.
Gli elementi minerali sono detti essenziali perchè ricoprono una funzione nevralgica nell’esistenza di ognuno di noi. E’ impensabiel che un organismo possa crescere o completare il ciclo vitale, facendo a meno di loro. Un convincimento che va ben oltre quella che è la conoscenza della cosiddetta medicina alternativa.
Un oligoelemento ha specifiche caratteristiche, necessarie per la sua stessa definizione.
la presenza in ogni soggetto definito in salute
una concentrazione tissutale praticamente costante
Un oligoelemento si definisce essenziale quando possiede le seguenti caratteristiche:
- è presente in tutti i tessuti sani di tutti gli organismi viventi
- ha una concentrazione tissutale relativamente costante
- in caso di aggiunta strategica, a seguito di una mancanza, può curare una malattia o scongiurare il manifestarsi di altri disturbi in futuro
- quando manca o è in quantità ridotte può generare scompensi nell’organismo.
Il controllo omeostatico sulla presenza di oligoelementi può aiutare a garantire il benessere a ciascun individuo.
Chi sono gli oligoelementi
Sono definite indispensabili “vitamine inorganiche” e sono indispensabili per catalizzare le reazioni di natura biochimica. Si rivelano pertanto importantissimi per il mantenimento di una buona salute generale. Seppure l’elemento più importante delle molecole cellulari sia rappresentato dall’acqua, esistono altri componenti che, anche in piccole percentuali, ricoprono funzioni di vitale importanza. Stiamo parlando proprio degli oligoelementi, ovvero di principi insostituibili, la cui mancanza può causare disturbi o malfunzionamento a livello di organismo. Si tratta di elementi il cui effetto appare più duraturo rispetto quello delle medicine, perchè agiscono in profondità, sino a risanare eventuali disequilibri nel corpo umano. L’assunzione ponderata e mirata degli oligoelementi può permettere una guarigione, dove spesso i farmaci normalmente commercializzati falliscono.
Partendo dal concetto secondo cui l’organismo va trattato come un terreno che dobbiamo costantemente rendere fertile e produttivo, l’oligoterapia non ha bisogno del manifestarsi di una malattia prima di interessarsi al benessere complessivo della macchina corpo. Secondo questa logica sarà possibile aumentare la nostra energia nervosa e mentale e prevenire l’insorgere di patologie di natura psicologica o una mancanza di energia mentale, indispensabile nella nostra quotidianità. Solo il corretto apporto degli oligoelementi può portare riequilibrare condizioni di salute compromesse dall’abuso farmacologico e da tensioni nervose di varia natura e permettergli il raggiungimento dell’omeostasi.
Come si assumono gli oligoelementi
Anche se generalmente sono somministrati attraverso delle fiale, in forma liquida e vengono trattenuti sotto la lingua, in quanto zona maggiormente vascolarizzata, in modo da velocizzarne la messa in circolo, il Centro Heliantus di Bari preferisce offrire gli oligoelementi sotto forma di pidioni. In particolar modo il Centro per il Benessere di mente e corpo, gestito dalla dottoressa Racanelli, fa uso di minerali oxiprolinati Driatec, a conferma di una visione più moderna dell’oligoterapia.
I Pidioni
Permettono di superare le barriere organiche e di veicolare le molecole attive verso i siti di utilizzo. Gli oxiprolinati sono i sali dell’acido pirrolidone – carbossilico (PCA) o oxiproline, un aminoacido naturale inserito nel ciclo di Krebs, che si trova nello strato corneo dell’epidermide, nei tessuti, negli organi e nei fluidi biologici. I PCA è un efficace veicolo di penetrazione cellulare; gli oxiprolinati vengono forniti in una soluzione liquida in grado di veicolare gli ioni sui siti di assorbimento intestinale.
I vantaggi di questo tipo di somministrazione oligominerale
Altissima biodisponibilità del prodotto: i minerali oxiprolinati hanno un tasso di assimilazione molto elevato, quindi è possibile somministrali in dosi contenute, senza sovraccaricare l’organismo di sostanze non utilizzabili.
Efficacia e innocuità del vettore: mentre in altre forme di integrazione (solfati, glicerofosfati, lieviti, orotati…) i vettori possono presentare rischi di inquinamento biologico o di allergie, l’oxprolina è un veicolo “pulito”, senza pericolo di reazioni ostili.
Assorbimento intestinale: diversamente dagli integratori tradizionali, gli oxiprolinati non richiedono assorbimento perlinguale e vengono assorbiti efficacmente anche mescolati al cibo, facilitandone la somministrazione ad ogni tipo di paziente. Soprattutto nel caso di bambini sarà possibile integrarli tranquillamente all’interno di una calda minestrina saporita e semplificare l’assunzione di bimbi generalmente più diffidenti rispetto a sostanze “sconosciute”, come medicinali. Questo è reso possibile dal Pidobase che protegge i sali oxiprolinati nello stomaco per farli arrivare intatti ai siti intesinali. Il Pidobase deve essere circa un sesto della preparazione. La posologia non cambia in funzione dell’anzianità del soggetto. Quando i pazienti sono dei bimbi, non si somministrerà di per sé un dosaggio inferiore rispetto quello previsto per la cura degli adulti. L’unico parametro che va incidere sulla mole del prodotto assunto è legata alla reazione del paziente.
Miscelabilità: i pidioni Driatec sono in forma liquida, quindi è possiible miscelarli per preparare integratori su misura. Questo consente all’oligoterapeuta di prescrivere la miscela più adatta a ciascun paziente, proprio come è nelle intenzioni della dottoressa Racanelli.
Oligoterapia + Fitoterapia
La stabilità e la miscelabilità garantita dai pidioni consente di realizzare preparazioni e integratori che non si limitano ai soli minerali. Nella stessa preparazione si possono diluire anche tinture madri o macerati glicerici. Questo ulteriore sviluppo consente una ancor maggiore praticità di assunzione ed un notevole risparmio economico per il paziente.
Lista dei Pidioni disponibili presso il Centro Heliantus, specializzato in Oligoterapia:
Calcio 120 mcg/ ml
Cobalto 14 mcg/ ml
Crono 14 mcg/ ml
Ferro 42 mcg/ ml
Litio 42 mcg/ ml
Magnesio 42 mcg/ ml
Manganese 42 mcg/ ml
Nichel 14 mcg/ ml
Potassio 60 mcg/ ml
Rame 42 mcg/ ml
Zinco 42 mcg/ ml
Magnesio Ascorbato 82 mcg/ ml
Minerali non Oxiprolinati utilizzati
Selenio 14 mcg/ ml
Oro 0,5 mcg/ ml
Argento 4 mcg/ ml
Molibdeno 2,6 mcg/ ml
Iodio 14 mcg/ ml
3 tipi di scienza terapica
L’oligoterapia, come ogni scienza medica, ha subito nel corso della storia, degli sviluppi tali, dando origine ad approcci differenti, che possono essere riassunti e classificati, a seconda del focus di interesse.
Lo studio oligoterapico iniziale è stato quello “catarchico”, legato alla natura dei metalli. Con questa accezione si intende quell’approccio disciplinare basato sull’uso di oligo elementi a seconda dei 4 tipi di diatesi, secondo quella che è la distinzione realizzata da Ménétrier nella prima metà del XX secolo. Nell’ottica dell’oligoterapia catalitica, condizioni esterne (come un’aria satura di anidride carbonica) o condizioni interne all’organismo (come nel caso di malattie) comportano l’arresto dell’attività regolare degli enzimi presenti nel corpo umano.
Si sottolinea come si riconoscessero delle importanti proprietà dei metalli, già all’inizio del secolo XIX, quando, la borghesia era solita impiegare dei braccialetti realizzati interamente di rame per curare alcune malattie cutanee.
Con l’inizio della seconda metà del XX secolo invce si è passati ad un’approccio nutrizionale dell’oligoterapia. Con il sostegno scientifico di dietologi e nutrizionisti, si è fatta sempre più largo l’idea che gli elementi catalizzatori, i cosiddetti oligoelementi, potessero sopperire a situazioni nutrizionali compromesse. L’oligoterapia nutrizionale è strettamente legata con la sana alimentazione e mira a garantire il giusto livello energetico all’organismo, a seconda del tipo di carenza segnalata.
L’ultima derivazione di questa interessante branca della medicina alternativa è quella “farmacologica” e riguarda appunto la somministrazione di oligoelementi per la terapia di determinate patologie. Il Centro oligoterapico Heliantus di Bari utilizza la cura mediante pidioni (link a parte interna a testo) per guarire centinaia di pazienti dai disturbi più disparati. In questo caso le “tracce” di oligominerali saranno più “abbondanti”, nell’ordine di milligrammi, decisamente più importanti di quelle utilizzate negli altri due approcci precedenti all’oligoterapia.
Esempi importanti di queste applicazioni sono il Fluoro nella cura dell’osteoporosi o dello zinco o del rame come rimedio naturale per l’artrite psoriasica.