Le innovazioni raggiunte nel campo medico non hanno ridotto la diffusione delle supposte. In particolar modo le supposte contenenti glicerina hanno rivelato una capacità risolutiva in numerose situazioni, soprattutto nei soggetti con difficoltà nell’evacuare.
Supposte alla glicerina: fanno bene o fanno male?
Supposte: fanno più paura ai bambini o agli adulti?
Come mettere una supposta
Stipsi: rimedi casalinghi
Durante i primi mesi della gravidanza, come anche nella fase dell’allattamento, uno dei problemi più comuni con cui si trovano confrontate le neo mamme è la stitichezza, un disturbo della defecazione che consiste nella difficoltà di svuotare in parte, o del tutto, l’intestino tramite l’espulsione delle feci.
Tuttavia, se soffrono già di questa patologia (per esempio nel caso in cui siamo affette dalla sindrome del colon irritabile), hanno maggiori possibilità che la stessa diventi cronica, pertanto è fondamentale curarla per tempo, in quanto se si sforzano in modo eccessivo, possono andare anche incontro a perdite di sangue dal retto.
Tra i rimedi più utilizzati per trattare la costipazione durante la gravidanza troviamo la supposta, che sebbene sia meno efficace rispetto al clistere o ad altre cure, è preferibile nei mesi in cui si è in dolce attesa, in quanto è meno invasiva e non causa disturbi al feto.
Supposte alla glicerina: fanno bene o fanno male?
Le supposte alla glicerina vengono prescritte dai medici per combattere gli episodi occasionali di stitichezza (che, per alcuni pazienti, può rivelarsi molto fastidiosa, soprattutto quando avvertono il senso di andare in bagno anche quando non ne hanno bisogno, oppure quando sentono un leggero dolore durante l’evacuazione, che non è naturale), tuttavia, come riportato anche sul foglietto illustrativo, è fondamentale seguire la posologia indicata e di non superare il quantitativo massimo di supposte previsto al giorno.
Un uso non corretto può causare numerosi effetti collaterali, come l’irritazione anale, il gonfiore, la nausea, il meteorismo, la diarrea e i crampi allo stomaco, come riportato sul bugiardino.
Il paziente deve inoltre contattare subito il medico nel caso in cui, dopo l’assunzione, si verifichino episodi di orticaria, difficoltà respiratorie, dolore al petto, emorragie rettali e gonfiore della bocca o di altre parti del viso.
Salvo prescrizioni diverse fornite dal medico, non si dovrebbe superare il limite quotidiano di una supposta. La supposta, una volta somministrata, fa effetto dopo circa 10-20 minuti.
Alcuni pazienti, dopo averle assunte, hanno lamentato che non funzionano perché le hanno trovate integre nelle feci, ma si tratta di casi molto rari e che, di solito, riguardano le persone affette da stipsi cronica.
Supposte: si possono usare con le emorroidi?
L’uso delle supposte alla glicerina è sconsigliato con le emorroidi e le ragadi anali, tuttavia in commercio esistono anche supposte pensate appositamente per trattare queste condizioni.
Un esempio sono le supposte Proctolyn, che vengono usate per la cura delle emorroidi interne.
Supposte: cosa succede se non si sciolgono?
Se non si sciolgono, le supposte, oltre a non fare effetto sul paziente, vengono espulse con le feci al momento dell’evacuazione. Può accadere, ma come già scritto, di solito succede in casi molto rari e, più di frequente, nei pazienti con stipsi cronica.
C’è anche da aggiungere che, se le supposte non risolvono il problema, è fondamentale trovare un’altra soluzione farmaceutica, o un rimedio naturale oppure omeopatico, per combattere la costipazione, in quanto non solo trattenere le feci fa male, ma può causare problemi come mal di pancia, meteorismo e gonfiori addominali.
Supposte: fanno più paura ai bambini o agli adulti?
Le supposte, come tutte le medicine d’altronde, fanno più paura ai bambini.
Supposte: quanto è grande il loro spessore?
Le supposte che vengono vendute oggi sono meno grandi rispetto a quelle che si trovavano in farmacia negli anni Ottanta e Novanta e, in genere, non superano i cinque millimetri di diametro.
Può però capitare che in ospedale, per alcune condizioni, gli infermieri somministrino al paziente delle supposte di diametro superiore, ma anche in questo caso non bisogna preoccuparsi, in quanto, per consentire un’assunzione più agevole, spesso viene utilizzata una pomata.
Non sono dolorose da mettere, anche se alcuni pazienti le reputano tali e, per quanto riguarda la modalità di somministrazione, alcune persone arrivano a farsele mettere in ospedale, perché altrimenti da sole non ce la farebbero, mentre altre, in particolare quello che arrivano a provare fastidio se qualcun altro gliele mette, preferiscono fare da sole.
Come mettere una supposta?
Per prima cosa, lavati le mani o indossa un guanto monouso, poi leggi le istruzioni.
Se la supposta ti sembra troppo morbida, falla indurire, altrimenti l’inserimento potrebbe provocarti un po’ di dolore. Prima di inserirla, rilassati (se tieni strette le maniche, l’operazione si rivelerà più difficoltosa del previsto).
Sdraiati su un fianco, poi inserisci la parte superiore della supposta nel retto e, subito dopo l’inserimento, stringi i glutei. Attendi che faccia effetto, poi togliti il guanto e lavati le mani.
Se devi mettere la supposta ad un neonato o ad un bambino, fallo sdraiare a pancia in su, poi sollevagli le gambe e inseriscigli la supposta tra le natiche. Tienila dentro con un dito per evitare che fuoriesca, poi attendi che la medicina faccia effetto e rimuovi il dito.
Supposte: per quanto devono essere usate e che prezzo hanno?
Le supposte alla glicerina, come pure le altre, devono essere usate per una settimana.
Se dopo sette giorni non ci sono stati miglioramenti evidenti, il paziente deve prendere di nuovo contatto con il medico per farsi prescrivere un’altra terapia.
Per quanto riguarda il costo, di solito le supposte al glicerolo costano tra i 4 e i 7 euro.
Il principio del glicerolo e della gelatina
Il glicerolo, o glicerina, è un composto chimico che ha come formula HOH2C–CHOH–CH2OH. Allo stato puro si presenta come un liquido incolore, viscoso e inodore, dal gusto zuccherato.
Viene utilizzata per la composizione di numerosi farmaci, in particolare nelle supposte per renderle più facili da inserire e negli sciroppi per la tosse, nei dentifrici, nei colluttori, nelle creme idratanti e nei saponi e anche come additivo alimentare per dolci, bibite gassate, biscotti, torte, panini, wraps e prodotti surgelati.
In ambito medico la glicerina, oltre che per far diventare più unta la superficie di certe medicine o per rendere il loro gusto più gradevole, viene utilizzata anche per i suoi effetti lassativi e anche per la sua capacità di irritare il rivestimento interno dell’intestino e di aumentare la quantità di liquidi, in modo da semplificare l’espulsione delle feci.
Microclismi di glicerina: cosa sono?
I microclismi con la glicerina sono fiale rettali, vendute in farmacia in confezioni da sei, usate per trattare la stitichezza e stimolare una corretta evacuazione.
Supposte alla glicerina: si possono prendere senza ricetta?
Sì, le supposte alla glicerina, proprio per via dei loro effetti lassativi e anche perché, anche se in alcuni casi, possono presentare controindicazioni, possono essere prese anche senza presentazione di una ricetta medica in farmacia.
Non si comprano alla Coop, anche se è facile procurarsele, e non sono omeopatiche, in quanto la glicerina è un composto chimico e non un prodotto naturale.
Meglio le supposte o lo sciroppo?
In alcuni casi, ad esempio quelli in cui si rischia di irritare lo stomaco o di provocare il vomito, le supposte rappresentano il modo migliore per assumere un farmaco.
Lo sciroppo Stellax, per esempio, anche se è stato pensato per regolarizzare l’intestino, potrebbe non fare effetto se, oltre alla costipazione, sono presenti altri sintomi come nausea e conati di vomito.
Anche lo Zetalax, questo nel caso in cui la medicina rischi di essere rigetta, è utile per combattere la stipsi, in quanto si tratta di una supposta rettale a base di glicerolo e, oltre ad essere emolliente, provoca un effetto lassativo già 10 minuti dopo l’assunzione.
Stipsi: rimedi casalinghi
Se si preferisce contrastare la costipazione, anche quella occasionale, con i rimedi naturali, in alternativa alle supposte è possibile mangiare mele, oppure pere, e prugne cotte per facilitare l’evacuazione.
Un altro rimedio casalingo molto efficace è quello di mangiare, a stomaco vuoto e prima di fare colazione, due kiwi la mattina. Il kiwi infatti, come lo yogurt ricco di probiotici, è noto per far parte degli alimenti capaci di combattere la stitichezza.
Un rimedio antico, anche se di quest’ultimo non è stata mai comprovata l’efficacia, è quello di mettersi uno stelo di prezzemolo nell’ano. Un altro che invece, ancora oggi, viene usato dalle modelle, è quello di bere la mattina, a stomaco vuoto, un bicchiere di acqua calda con olio e limone.
L’olio infatti, secondo quanto credevano le nostre nonne e bisnonne, consente di far scivolare le feci verso il colon e di facilitarne così l’espulsione. Per questa ragione, in alcuni clisteri fatti in casa, viene aggiunto l’olio di semi di girasole.
Altri lassativi naturali fai da te molto utilizzati sono il bicarbonato e l’acqua calda, che se bevuti insieme fanno effetto dopo pochi minuti, il caffè nero bollente, ottimo per contrastare la stitichezza perché stimola la motilità dell’intestino grazie alla caffeina, i cereali integrali e il succo di mela o di pera (quest’ultimo ha un effetto più blando).
Supposte di glicerina: consigli per una corretta conservazione
Le supposte di glicerina, per impedire che perdano i loro effetti terapeutici, devono essere conservati in un luogo fresco e chiuso.
Non devono essere esposte alla luce diretta del sole, né tanto meno subire bruschi sbalzi di temperatura e, da ultimo ma non meno importante, è fondamentale controllare la loro data di scadenza e, se scadute, devono essere consegnate in farmacia per lo smaltimento.