
La bioenergetica e la psicoterapia curano la depressione
Da qualche tempo si sente parlare bioenergetica e di terapia bioenergetica, vediamo di cosa si tratta, a cosa serve, come funziona e quali esercizi prevede questa disciplina.
La bioenergetica è una disciplina che si propone di sciogliere i blocchi energetici migliorando l’integrazione tra il corpo e la mente, dando vita ad un nuovo approccio curativo, riassunto nel nome di terapia cuantica bioenergetica.
La tecnica è stata elaborata da Alexander Lowen, allievo di Whilhelm Reich, considerato l’iniziatore delle terapie incentrate sul corpo, atte a recuperarne la completa padronanza. Questa disciplina è detta anche psicocorporea e prevede l’utilizzo di esercizi fisici, tecniche respiratorie, contatti e posizioni corporee che vengono relazionati al carattere in grado di risintonizzare il corpo e portarlo in equilibrio energetico.
cosa è la bioenergetica
Esercizi e funzionamento
La cura con l’energia
Funziona o non funziona?
L’obiettivo della bioenergetica è quello di favorire nel soggetto, tramite appunto l’integrazione tra corpo e mente, lo scioglimento dei meccanismi di difesa che molto spesso vengono a crearsi sia a livello fisico che psicologico.
Questi meccanismi sono responsabili delle inibizioni che impediscono di gioire dei piaceri della vita e spesso fanno sprofondare nella depressione.
La quantica bioenergetica applicata allo sviluppo consapevole degli esseri umani può risultare particolarmente utile anche per aiutare gli adolescenti che spesso appaiono tristi, senza una ragione precisa. I giovani millennials vivono in realtà dei conflitti emozionali interiori che, possono e devono essere affrontati, mediante questo approccio innovativo.
Che cos’è la terapia bioenergetica
La terapia bioenergetica si basa sul concetto di energia. Secondo Lowen, il suo ideatore, l’energia fluisce naturalmente in ogni organismo sano sotto forma di respiro e sangue.
Il corpo viene quindi nutrito da questo processo metabolico, ma a bloccare i flussi energetici sono le tensioni muscolari che si accumulano a causa delle situazioni quotidiane che si vengono a creare.
In pratica, il fluire naturale dell’energia viene ostacolato dallo stress a cui la persona è sottoposta ogni giorno, che può essere di qualsiasi natura. Spesso contesti come famiglia e lavoro possono favorire l’accumulo di ansia e insoddisfazione a causa di situazioni irrisolte.
Si sottolinea come l’energia possa riprendere a circolare liberamente solo quando viene data la possibilità alla tensione muscolare di essere scaricata.
La rimessa in circolo dell’energia corrisponde all’integrazione fra corpo ed emozioni. Sono proprio le emozioni, i pensieri e i sentimenti ad imprimersi nel corpo e nella mente e sorgono per rispondere agli stimoli esterni.
Più forti e gravi sono gli stimoli, come ad esempio eventi traumatici, è più probabile che rimangono impressi per sempre. Come meccanismo di difesa scatta istintivamente fin da quando si è piccoli una specie di struttura che impedisce di percepire i sentimenti insopportabili come rabbia, paura, sofferenza.
Questa struttura non è altro che il risultato delle contrazioni muscolari, che si manifestano perché non scorre più l’energia. Dove l’energia non fluisce non si sente nulla e con l’andar del tempo diviene una corazza muscolare e caratteriale di cui l’essere umano diventa prigioniero. Molto spesso questa armatura caratteriale permane anche quando il trauma è svanito.
Il blocco emozionale è diverso da soggetto a soggetto e per ogni tipologia caratteriale esiste un atteggiamento corrispondente della persona, frutto di tanti fattori che ne hanno condizionato l’esistenza.
Col passare del tempo un blocco energetico prolungato ostacola lo sviluppo della propria spontaneità e anche della creatività e rischia di diventare cronico, influendo negativamente sul carattere della persona e sulle possibilità di realizzarsi nella vita, a seconda di quelle che sono le nostre intenzioni.
La corazza muscolare e caratteriale si suddivide in sette tipologie in base alla zona interessata dal blocco di energia:
- addominale,
- toracica,
- cervicale,
- orale,
- oculare,
- pelvica,
- diaframmatica.
Esercizi di bioenergetica
Fra gli esercizi di bioenergetica troviamo la ginnastica come il breathwork, il metodo feldenkrais, la respirazione olotropica, il training autogeno, la danzaterapia, lo yoga, il reiki, tutte discipline olistiche mirate al sentire e a far entrare in contatto con sé stessi.
L’obiettivo degli esercizi e delle tecniche bioenergetiche è quello di far prendere coscienza dei propri blocchi corporei ed emotivi, fino a scioglierli e permettere di liberare la propria espressività.
L’analisi bioenergetica ha rivoluzionato il metodo analitico
Basata sull’unità fra corpo e mente, l’analisi bioenergetica ha operato una vera e propria rivoluzione del metodo analitico ed è stata ben accolta dalla scienza, in quanto basata su fondamenti di fisica quantistica e integrata con principi di psicologia.
Questa tecnica di psicoterapia che integra il lavoro sul corpo al processo analitico ha lo scopo di aiutare le persone a capire chi sono e perché funzionano in un determinato modo.
La psicologia bioenergetica mette quindi al centro il soggetto nella sua totalità mente-corpo e gli consente di acquisire una profonda consapevolezza di sé in relazione agli eventi che attraversa nella vita.
Questa connessione si sviluppa tramite il contatto con il corpo, che assorbe l’esperienza di vita del soggetto e grazie alle tecniche bioenergetiche l’analisi viene facilitata. E’ quindi possibile rivivere i vissuti emotivi e liberarsi dei propri schemi riuscendo ad esprimere al meglio sè stessi.
La terapia bioenergetica aiuta quindi l’individuo a recuperare la potenzialità totale del proprio essere. L’obiettivo viene raggiunto in tre fasi:
- Consapevolezza di sé
- Piena espressione dei sentimenti come la paura e la rabbia
- Libertà di essere se stessi e di riconoscere le proprie sensazioni
Per raggiungere un elevato grado di benessere psicofisico bisogna riuscire ad incamerare quelle energie sottili che riescono a far vibrare l’animo e che apportano benefici anche nel carattere, rendendo più sensibili e più comprensivi.
Come funziona la bioenergetica
La bioenergetica, come detto in precedenza, interviene sulle tensioni muscolari e sullo stress e ha tra i principali fondamenti la respirazione. Infatti, in questa tecnica la funzione della respirazione è molto importante perché attraverso essa il corpo e la mente ricevono l’ossigeno indispensabile per far funzionare tutti i processi metabolici che forniscono l’energia necessaria per svolgere l’intero spettro delle funzioni.
La tecnica si propone di ripristinare una respirazione calma e profonda, in cui l’inspirazione, partendo dalla zona pelvica, procede verso l’alto fino alla bocca. L’espirazione comincia dalla bocca e scende verso il bacino. La respirazione eseguita in questo modo serve a sciogliere anche le tensioni più profonde e permette alle emozioni di manifestarsi liberamente, scongiurando pericolosi blocchi emozionali.
Oltre al controllo del processo respiratorio, la tecnica si basa sul rilassamento della muscolatura, che avviene mediante specifiche tecniche corporee che hanno come obiettivo quello di sciogliere le contrazioni muscolari, consentendo alle emozioni che le hanno causate di emergere. E’ proprio imparando a emettere respiri con il corpo che si riesce a respirare naturalmente, allo stesso modo di come fanno i neonati.
La fase ultima è il grounding, che consiste nel ristabilire il contatto dei piedi con il terreno, ovvero con la realtà. In questa fase il centro di gravità si sposta a livello dell’addome, fondamentale per imparare a sentire e poter liberare dalle gambe e dai piedi la carica energetica.
In questo modo il soggetto prende consapevolezza di se e diventa più responsabile, quindi trova la forza di riemergere e di stare sulle proprie gambe.
Cosa cura la bioenergetica
La bioenergetica viene sfruttata per aiutare i soggetti che soffrono di depressione e che hanno conflitti psicologici ad uscirne. La tecnica è utile anche per gestire ansia e attacchi di panico ma soprattutto insegna a prendere coscienza di sé e a sperimentare la gioia di vivere tornando ad essere spontanei e naturali.
L’analisi bioenergetica in Italia rientra nel ramo della psicoterapia e quindi può essere messa in atto da figure specializzate autorizzate ad esercitare la professione. Solo i professionisti del settore possono infatti sottoporre i pazienti all’analisi bioenergetica e stabilire quando può essere applicata grazie a sedute e colloqui mirati ad aiutare il paziente.
Funziona davvero la psicoanalisi bioenergetica?
Le opinioni di moltissimi pazienti che si sono sottoposti alla psicoanalisi bioenergetica sono abbastanza positive e la terapia riesce a dare risultati piuttosto soddisfacenti.
L’idea di riacquisire piena consapevolezza del corpo influisce positivamente sulla salute dei pazienti e infonde maggiore sicurezza nelle relazioni.
Poter sconfiggere, tramite la terapia bioenergetica, i blocchi che si formano a più livelli, a causa di eventi esterni, è decisamente importante in un mondo che diventa ogni giorno più frenetico.
Per ottenere i risultati desiderati il terapeuta e il paziente parlano molto e discutono di problemi, comportamenti e sentimenti, ma rispetto agli effetti ottenibili solo attraverso la psicoterapia, si aggiunge anche l’azione attraverso il corpo.