
Il fumo nuoce gravemente alla salute intestinale
Anche se pensiamo che fumare faccia male a cuore e polmoni, in realtà sono tanti i problemi che le sigarette possono creare all’apparato intestinale.
L’aspetto più negativo delle sigarette è il prodotto della combustione, che avviene mentre si brucia il tabacco. Ogni volta che accendiamo una sigaretta e facciamo una boccata per non farla spegnere, si stima che vengano rilasciate oltre 60 sostanze cancerogene.
Anche se si pensa che questo alcaloide naturale venga assorbito esclusivamente dal cavo orale, in realtà la nicotina contenuta nelle sigarette interagisce direttamente anche con la mucosa intestinale, generando delle conseguenze più o meno gravi sull’intero apparato gastrico e successivamente sul sistema nervoso.
La reazione ansiolitica legata all’atto di fumare, di cui abbiamo evidentemente più bisogno, in occasione di situazioni più impegnative sul piano emotivo, è solo un aspetto di quello che può accadere se si ha il vizio del fumo. La dipendenza dal tabacco si innesca in virtù di quella sensazione di sollievo che associamo all’accensione di una Marlboro ogni qual volta ci troviamo di fronte ad un problema da risolvere o una condizione difficile.
Uno dei bersagli preferiti del fumo è l’intestino che, influenzato dagli effetti della nicotina, aumenterà la velocità del metabolismo. Non per questo dobbiamo pensare che faccia bene e aiuti a dimagrire tanto che, giusto per dare un’idea di quanto sia letale questa sostanza, si ricorda come siano sufficienti 70 milligrammi di nicotina, assunti per via endovenosa, per uccidere un uomo.
Indipendentemente dai rischi di tumori, come si può vedere, i disturbi che un pacchetto di sigarette può creare all’intestino crasso e tenue sono molteplici.
Non è vero che smettere di fumare fa ingrassare
La maggior parte delle persone che dicono basta alle sigarette aumenta il proprio peso corporeo a causa del cattivo funzionamento di un enzima, il lipoprotein lipasi, durante la fase di astinenza dal fumo. In questo frangente infatti, il nostro enzima, presente nel colon, è meno vigile e non consente la normale azione di controllo della quantità di trigliceridi immessi nell’organismo, con prevedibili ripercussioni sull’accumulo di grassi nell’organismo.
Altro motivo per cui gli ex fumatori ingrassano, soprattutto durante i primi mesi in cui non assumono più nicotina, è che hanno bisogno di compensare il gesto meccanico dell’introdurre qualcosa nella bocca. Accade così di avere la percezione che il palato sia vuoto, cercando di compensare questo mancanza, introducendo nella bocca del cibo. Per ovviare a questo tipo di mancanza basterà masticare un chewingum e ingannare in questo modo il palato, tenendolo occupato ad assimilare i profumi e il sapore della gomma da masticare. In questo modo eviteremo di soddisfare il nostro intestino che, in complicità con il cervello, reclama dolci e altri cibi calorici.
Il fumo uccide i batteri probiotici
E’ stato riscontrato che coloro i quali fumano tabacco e sigarette presentano un aumento dei batteri nocivi al corpo umano, come nel caso dei batteri prevotella. Questo spiegherebbe anche perchè molti fumatori incalliti soffrono di colon irritabile, percependo i dolori tipici come crampi addominali, gonfiori di stomaco e diarrea.
L’analisi delle feci di un gruppo di persone che fumavano più di 6 sigarette al giorno ha evidenziato importanti mutamenti nei batteri dell’intestino, ma anche di quelli orali, rispetto i risultati derivanti dal gruppo di non fumatori, preso in considerazione nello stesso studio, che invece non sembravano mostrare cambiamenti particolari nel microbiota.
Sembrerebbe che la combustione delle cartine e l’aspirazione del fumo prodotto, tramite filtro, possa ridurre le capacità di assorbimento dell’intestino tenue, riducendo la funzionalità dei villi intestinali. Questo rischio è decisamente serio in quanto può influenzare l’assimilazione corretta degli alimenti e sottoporre a sforzi eccessivi l’intestino tenue.
Più il soggetto è anziano e più il fumo può nuocere alla sua salute intestinale. In particolar modo, gli over 60, che hanno trascorso più di 35 anni con una sigaretta arrotolata tra le labbra, sembrerebbero maggiormente esposti a rischi di stitichezza. Fare un tiro ad una siga e poi farne un altro ancora e reiterare questa stessa azione per tutti questi anni, agevola l’introduzione di aria nella pancia, con effetti negativi in termini di rilassatezza addominale.
I vecchi fumatori fanno meno cacca perchè hanno più aria nella pancia e mostrano di avere un accumulo di gas maggiore rispetto alla media. Allo stesso tempo, coloro i quali riescono a liberarsi dalla schiavitù della paglia, a cominciare da quella dopo il caffè, hanno ottime possibilità di recuperare una regolarità intestinale, facilitata dalla scelta di smettere di fumare. Purtroppo privarsi di questo piacevole vizio non è semplice, ma anche se può sembrare strano, ci sono molte più possibilità di smettere di colpo che diminuire progressivamente il numero di sigarette fumate ogni giorno, sperando un fatidico giorno di non aver più bisogno di nicotina e magari recuperare la motilità intestinale di chi non ha mai fumato.
Il segreto per smettere definitivamente è quello di avere buone motivazioni. Non è un caso se spesso anche i più accaniti fumatori perdono il vizio del fumo solo quando dei parenti o degli amici cari si ammalano di cancro. Si tratta di shock emotivi che tendono a spaventare il soggetto che trova in questo triste episodio il giusto pretesto per buttare l’ultimo pacchetto nel cestino dell’immondizia e dire addio per sempre al fumo.
Le sigarette elettroniche possono danneggiare la flora sana ?
Non è ancora ben chiaro se chi fa uno di svapor o di e-sigarette possa preservare la salute intestinale, in quanto non ci sono ancora delle ricerche scientifiche univoche che rivelino, una volta per tutte, che questi articoli per fumatori eliminino del tutto gli effetti dannosi legati alla combustione. Ad ogni modo, per non correre alcun rischio, consigliamo a tutti di smettere di fumare, perchè oltre a vantaggi innumerevoli sul sistema respiratorio e cardiovascolatorio, permetterebbe di recuperare in breve tempo la piena funzionalità delle papille gustative e consentirebbe di risparmiare un bel po’ di soldini. Soprattutto oggi, grazie alle politiche più restrittive dei governi europei, il fumo, incluso quello che proviene dalle sigarette elettroniche, è diventato un vizio molto costoso.
La speranza è che l’aumento progressivo del prezzo dei tabacchi possa disincentivare l’acquisto da parte della fascia più giovane della popolazione.