Sfarfallamento delle mani nei bambini

he preLo sfarfallamenti delle mani nei bambini rientra nell’ambito delle stereotipie motorie che permettono loro di comunicare le loro emozioni. Scopriamo cosa sono le stereotipie e il legame con lo sfarfallio delle mani.

farfalla rosa

 

I tipi di stereotipie
Le cause di questi movimenti ripetuti
Sfarfallio alle mani e collegamento con l’autismo
La funzione della scuola
Quando è necessaria una terapia

Cosa sono le stereotipie

Le stereotipie sono dei comportamenti ripetitivi che nell’infanzia i bambini compiono più volte senza apparente motivo. Esistono vari tipi di stereotipie, come ad esempio:

Stereotipie verbali – consistono in un linguaggio stereotipato,  fatto di continue ripetizioni di frasi, messaggi o ritornelli. Rientrano in questa categoria disturbi come ecolalia, ovvero la ripetizione immediata e automatica di suoni o parole dette da altri, o ancora la voce da robottino.

Stereotipie nei comportamenti – sono caratterizzate da richieste sempre uguali, in cui si può notare la differenza con comportamenti ripetitivi comuni e possono manifestarsi fissazione, con mania e anche gesti di apparente autolesionismo.

Stereotipie motorie –  sono dei movimenti ritmati in cui il bambino sembra concentrato e possono interessare il viso, il capo, il tronco o le mani.

I comportamenti più diffusi delle stereotipie motorie che possono manifestarsi nel neonato sono:

  • Inarcamento della schiena e della testa
  • Mettere fuori la lingua
  • Mettere le mani in bocca
  • Oscillare la testa a destra e sinistra
  • Piangere dopo mangiato
  • Contorcersi nel sonno
  • Sfarfallare le mani

Cosa significano tutti questi movimenti?

I bambini nei primi anni di vita utilizzano il corpo per comunicare con il mondo esterno, e attraverso mani, braccia e gambe manifestano gioia o dispiacere, oppure scoppiano in un pianto liberatorio e spesso anche fragoroso.

Il corpo è quindi lo specchio dello stato d’animo dei neonati e con i loro movimenti fisici e verbali esprimono le loro sensazioni ed emozioni. Nel caso specifico dello sfarfallio mani, queste vengono sventolate in aria o davanti agli occhi, oppure strofinate o battute una sopra l’altra.

Cause dello sfarfallamento delle mani

Lo sfarfallamento delle mani nei bambini viene accostato con la farfalla perché il movimento ripetuto e compulsivo è simile a quello delle ali di questo insetto che svolazza. In genere lo sfarfallio mani è un comportamento abbastanza comune e normale nei bambini, che fin da piccoli ricorrono ai gesti ripetuti per esprimere ciò che provano alla vista di un oggetto, o se sentono dei suoni che li attraggono.

Tuttavia, a volte potrebbero esservi altre cause a generare questo comportamento, ed ecco che di fronte a gesti compulsivi dei loro bambini sono tanti i genitori a preoccuparsi e a cercare di approfondire la situazione ricorrendo ad uno specialista. Anche se la causa dello sfarfallamento mani è ignota, tuttavia potrebbero esserci dei legami con l’autismo, e per questo molti genitori si allarmano quando si accorgono che nella crescita perdura il movimento compulsivo delle mani.

Sfarfallio mani e autismo

Che cosa c’entra lo sfarfallio mani con l’autismo? Come detto in precedenza, quando ci sono dei movimenti anomali nello sfarfallare delle mani che perdurano nella crescita, è normale che i genitori cercano di vederci chiaro. Infatti, questi gesti ripetitivi con le mani sono uno dei tratti tipici dell’autismo nei bambini, rintracciabile anche in coloro che soffrono della sindrome di Asperger.

Altri segni che possono indurre sospetti o creare ambiguità, sono anche il dondolio continuo, l’oscillazione costante, la voce neutra, robotica, il toccarsi ovunque, ma prima di fare una diagnosi del genere questi gesti devono essere tutti messi in relazione fra loro ed essere analizzati da uno specialista.

Solo allora si può parlare di autismo o altra malattia come la sindrome di Asperger, tuttavia è bene non sottovalutare i sintomi e se nel tempo la stereotipia infantile non accenna a diminuire è opportuno rivolgersi ad un esperto per capire se il comportamento del proprio bambino è normale.

La scuola cosa deve fare?

Spesso gli insegnati si ritrovano ad affrontare una serie di difficoltà difficili da gestire quando hanno a che fare con bambini affetti da autismo. Proprio per venire incontro alle esigenze di questi bambini la scuola istituisce degli insegnanti di sostegno, che li aiutano a svolgere regolarmente le attività scolastiche.

Tuttavia, è doveroso sottolineare che la formazione degli insegnanti di sostegno non prevede una specifica specializzazione per l’autismo e quindi ogni insegnante deve approfondire personalmente, tramite lo studio, come approcciarsi al bambino, prestando attenzione sia ai consigli del terapista che a quelli dei genitori. Infatti, ogni singolo studente autistico ha delle necessità specifiche e il disturbo non può essere generalizzato. Il compito degli insegnanti di sostegno è quello di relazionarsi con gli studenti con speciali esigenze e possono farlo applicando diversi metodi.

E’ necessaria collaborazione e sinergia tra tutto il personale docente per venire incontro alle specifiche necessità di ogni studente e per favorire l’apprendimento in classe l’insegnante di sostegno deve creare un contesto inclusivo. In pratica, il bambino con autismo deve sentirsi a proprio agio e deve percepire l’accoglimento nella classe. Si tratta di un aspetto determinante per consentire ai docenti di lavorare bene e influire positivamente sul comportamento dell’alunno che presenta problematiche di questo tipo.

insegnante di sostegno

Anche la didattica non va trascurata e oltre a creare un clima aperto e inclusivo nei confronti dello studente bisogna insegnargli ad autogestirsi tramite delle attività come:

  • Presentazione del lavoro in maniera semplificata, con giochi didattici
  • Metodi didattici alternativi in cui può essere utile anche l’aiuto dei compagni
  • Premiazione per l’impegno anche se non ha completato gli obiettivi
  • Utilizzo di un metodo più pratico che teorico, che mostri allo studente cosa deve fare senza soffermarsi troppo sulla spiegazione

Affinché i metodi diano dei risultati concreti e migliorino i disturbi nel bambino è necessaria la sinergia non solo fra i docenti della scuola, ma anche fra scuola e famiglia. Tutti devono collaborare per mettere in atto la strategia migliore che consentirà al bambino di crescere in armonia.

Quando serve lo psichiatra

Nel trattamento delle stereotipie motorie, e quindi anche nel caso dello sfarfallio, se rivelatori di disturbi come l’autismo o altre patologie, in genere non si interviene con farmaci o terapie particolari.

Infatti, normalmente i sintomi si riducono con l’età, tuttavia, quando questo non accade, può essere utile rivolgersi allo psichiatra per valutare meglio la situazione. E’ chiaro che se le stereotipie interferiscono con le relazioni sociali o con il rendimento scolastico sarà necessario istituire un trattamento che permetta di ridurle.

Normative sull’autismo

Fra le normative utili troviamo le Linee Guida per l’Autismo,  a cui fare riferimento, e che contengono una serie di raccomandazioni di comportamento studiate appositamente per migliorare la qualità dell’assistenza.

Contengono anche informazioni sugli strumenti da adottare per supportare le fragilità sociali, come la legge 112/2016, nota come legge sul “Dopo di noi”. La normativa ha introdotto agevolazioni fiscali importanti per supportare le iniziative volte a proteggere le persone con gravi disabilità.

Per approfondire lo sfarfallamento delle mani nei bambini e insegnare i bambini ad autogestirsi ecco alcuni testi utili:

Autismo e gioco libero autogestito

Esplorare i sentimenti. Terapia cognitivo comportamentale per gestire ansia e rabbia