
Peristalsi intestinale: importanza e funzioni principali
La peristalsi intestinale è un processo fisiologico comandato dal sistema nervoso che manda l’input all’intestino grazie alla presenza dell’acetilcolina. La molecola dell’acetilcolina è uno dei neurotrasmettitori più importanti, nel sistema nervoso centrale è coinvolta in diverse funzioni tra cui quella del controllo del movimento; nell’intestino viene liberata dal nervo vago per influire su molte attività quali la liberazione dei succhi gastrici e pancreatici e le contrazioni. Il movimento di contrazione involontario, detto onda peristaltica, coinvolge la muscolatura dell’intestino ed aiuta il transito del cibo fino alla parte finale del colon.
Segnali di una peristalsi lenta
La ginnastica che aiuta la peristalsi torbida
I farmaci che possono aiutare
Come migliorare la peristalsi nei bambini
Tale processo è davvero importante in quanto permette alle sostanze di compiere il viaggio nella direzione lineare dall’intestino al colon e il rimescolamento dei succhi gastrici col chimo, sostanza presente nello stomaco e costituita da enzimi e cibo parzialmente digerito.
Espone inoltre il cibo alle pareti intestinali per permettere così l’assorbimento delle sostanze e per direzionare il materiale fecale in avanti, attraverso l’intestino crasso e infine nel retto, permettendo la defecazione.
Peristalsi lenta: segnali tipici che si presentano contemporaneamente.
In alcuni soggetti può accadere che la peristalsi intestinale sia lenta o, in casi più gravi, assolutamente assente.
Se la peristalsi è lenta le feci ristagnano a lungo nel tratto intestinale, perdono liquidi ed acquisiscono una consistenza secca e dunque di difficile espulsione.
I segnali comuni ai pazienti e che si presentano contemporaneamente sono: alitosi, gonfiore e crampi addominali, disidratazione, addome acuto, stomaco gonfio e meteorismo.
Le cause dell’intestino pigro sono varie: colon irritabile,abitudini alimentari scorrette, scarsa idratazione, intenso stress psico-fisico, vita sedentaria, alterazione della flora batterica ed altre patologie fisiche varie.
L’assenza di motilità intestinale, detta anche atonia intestinale, in altre parole perdita del tono muscolare dell’intestino, è una condizione solitamente temporanea e che si risolve spontaneamente in un paio di giorni, adottando dei semplici accorgimenti alle nostre abitudini di vita quotidiana.
Nel caso invece di totale assenza di peristalsi si arriva all’occlusione intestinale, situazione raramente reversibile. In questo caso le cause possono essere infiammazioni come : ulcera, appendicite, peritonite, pancreatite, diverticolite. In caso di occlusione il paziente sarà costretto a sottoporsi al più presto ad un esame diagnostico specifico detto auscultazione.
In caso di test di auscultazione, il medico, con uno strumento apposito, procede all’ascolto di parti interne dell’organismo quali i polmoni, il cuore ed appunto anche l’intestino.
Peristalsi triste o torpida: come risvegliarla, dalle fibre alla ginnastica e il massaggio.
Vediamo ora come si può procedere nel caso di peristalsi torpida e quali sono gli accorgimenti da prendere per stimolare lo sblocco intestinale.
A contribuire all’irregolarità intestinale possono essere una dieta scarsa di fibre e la quasi totale mancanza di liquidi; bere molta acqua e apportare all’organismo la quantità di fibre necessarie può sicuramente essere il primo passo per aiutare l’intestino a svolgere un corretto processo digestivo.
Per riattivare l’attività intestinale, i cibi consigliati sono senza dubbio le carni bianche, in particolar modo la carne di coniglio considerata tra le più magre. Fondamentale è l’assunzione di cibi ricchi di fibre come ad esempio: frutta fresca, verdure cotte o crude, cereali integrali e legumi, questi ultimi senza eccedere poiché potrebbero generare meteorismi.
Le fibre alimentari, utilissime in caso di disordini digestivi cronici, se introdotte in una dieta bilanciata e assunte sotto forma di vegetali, possiedono numerosi benefici.
Le fibre costituiscono uno dei metodi naturali di trattamento della stitichezza grazie alla loro proprietà di aumentare il peso delle feci e di accelerare il tempo di transito nel colon.
Inoltre i cibi ricchi di fibre richiedono una masticazione maggiore, quindi permettono di attivare un meccanismo utile a migliorare il processo digestivo nello stomaco e di conseguenza favorire la regolarità e stimolare il transito intestinale.
Attenzione però che, in caso di eccesso, le fibre possono essere poco sopportate causando gonfiore e flatulenza.
Altro aspetto da considerare è l’idratazione, molto importante è infatti anche il consumo di liquidi come acqua, preferibilmente ricca di magnesio, té e tisane, nel corso della giornata. I liquidi aiutano a rendere le feci morbide e favorirne una corretta ed indolore evacuazione.
Anche l’assunzione di probiotici è importante: la loro combinazione con le fibre aiuta a ridurre il gonfiore addominale, regolare la digestione e favorire in generale il benessere dell’intestino.
Esistono anche numerosi rimedi naturali per riattivare la peristalsi intestinale; in particolare alcune piante officinali ad azione lassativa: aloe, cassia, fragola, finocchio,senna, finocchio, malva, menta piperita, liquirizia, tarassaco, rosmarino e verbena. Queste piante possono essere consumate sotto forma di infuso, tisane o capsule. Un altro rimedio casalingo per stimolare l’intestino pigro è consumare al mattino appena svegli, un bicchiere di acqua tiepida e limone.
Passiamo ora ai comportamenti da evitare: si consiglia di limitare l’assunzione di cioccolato, dolci che lo contengano, insaccati, bibite gassate, bevande alcoliche, carni grasse, frutta secca, spezie e formaggi grassi, stagionati o fermentati, in quanto potrebbero rallentare o addirittura bloccare la peristalsi intestinale. Le bibite gassate, acqua minerale compresa, sono bevande addizionate di anidride carbonica che, essendo un gas, potrebbe aumentare l’aria già presente nella pancia e favorire dolori addominali, flatulenze e meteorismi.
Da prediligere è sicuramente l’acqua naturale e le tisane rilassanti che aiutano a distendere la muscolatura addominale.
Un occhio di riguardo va anche all’attività fisica: una regolare ginnastica e specifici esercizi con movimenti giusti, possono aiutare la regolarità dell’intestino.
Un esercizio fisico consigliato è la respirazione diaframmatica: consiste nell’inspirare, in piedi o seduti, gonfiando la pancia ed espirare appiattendola, questo aiuta l’attività di contrazione e rilasciamento della muscolatura liscia del tratto digerente.
Anche una corretta ginnastica pelvica può aiutare i soggetti che soffrono di stipsi; infatti l’evacuazione spesso è influenzata dalla contrazione e dal tono dei muscoli del pavimento pelvico. Durante la defecazione avviene la contrazione della muscolatura addominale e la distensione dell’elevatore dell’ano; se i muscoli pelvici non sono elastici o sono indeboliti, il muscolo elevatore dell’ano non è in grado di svolgere la sua funzione fisiologica e questo porta ad avere un’espulsione delle feci ridotta o, nella peggiore delle ipotesi, assente.
Abbiamo visto che una delle cause della peristalsi lenta è senza dubbio lo stress psico-fisico; un’attività che può giovare alla nostra salute fisica e mentale è sicuramente lo yoga, rimedio naturale per ridurre stress ed ansia.
Alcune posizioni yoga aumentano il flusso sanguigno e provocano l’effetto di un massaggio sull’apparato digerente; praticare yoga perciò è un ottimo rimedio per risolvere il problema della pancia gonfia, ridurre i problemi di stitichezza, mantenere il tratto digerente in movimento, prevenire la costipazione e migliorare la digestione.
Tra le posizioni più indicate c’è quella di accovacciamento che favorisce l’allineamento del tratto intestinale in modo tale che le feci vengano spostate verso il basso, combattendo in modo efficace la stitichezza.
Particolarmente utile può essere anche il massaggio all’addome che, se eseguito regolarmente, può sicuramente alleviare la costipazione. Aumentare la frequenza dei movimenti intestinali con il massaggio concorre a diminuire il dolore associato all’intestino irritabile e riduce il gonfiore addominale.
Per automassaggiare l’addome si possono usare gli oli essenziali di finocchio, timo, rosmarino, camomilla, pompelmo e lavanda mescolati ad altri oli per massaggio o creme idratanti.
Farmaci e chirurgia: i casi di occlusione grave e di dolicocolon.
In alcuni casi, dopo l’auscultazione, il medico prescriverà dei farmaci che possono aiutare ad accelerare e migliorare l’attività dell’intestino. Questi farmaci sono detti procinetici.
I procinetici vengono impiegati nella profilassi pre e post-operatoria dell’atonia intestinale, per il trattamento di quest’ultima e per velocizzare e facilitare lo svuotamento gastrico in pazienti che soffrono di dispepsia (cattiva digestione) o gastroparesi.
Si ricorre alla chirurgia in caso di occlusione grave o di dolicocolon.
Il dolicocolon è un’anomalia del tratto gastrointestinale, troviamo nei pazienti affetti da dolicocolon una lunghezza del colon maggiore rispetto alla norma. Questo malformazione può essere congenita oppure comparire nel corso della vita a seguito di uno stile di vita non consono o un determinato accaduto.
I tipici sintomi del paziente affetto da dolicocolon sono: gonfiore e dolore addominale, stitichezza cronica, mal di stomaco, ed emissione di forti gorgoglii dall’addome.
A volte può accadere che l’occlusione intestinale si ripresenti durante il periodo post operatorio. Questo succede perché sono presenti delle aderenze intestinali, cioè una sorta di cicatrici interne che si formano proprio dopo un intervento chirurgico addominale.
In alcuni individui può accadere anche il fenomeno contrario, la peristalsi vivace. Un sintomo evidente della peristalsi vivace è quella che tutti conosciamo come diarrea o nei casi più acuti, dissenteria.
Questa situazione può essere pericolosa in quanto impedisce all’organismo il corretto assorbimento delle sostanze nutritive, sconvolge l’equilibrio della flora batterica dell’intestino e può portare alla disidratazione.
L’attività intestinale può talvolta essere molto rumorosa e dolorosa, può capitare infatti di avere dei gorgoglii addominali, detti borborigmi, prodotti dai gas durante il processo digestivo. Questo può succedere anche a digiuno, la comunemente detta “pancia che brontola”
I borborigmi sono udibili mediante auscultazione dell’addome o, nei casi di patologie digestive o intestino irritabile, sono così rumorosi da potersi udire anche senza strumenti specifici. Nei casi di intestino o colon irritabile, a causa della presenza eccessiva di gas, la contrazione peristaltica può risultare molto dolorosa ed è solitamente accompagnata anche da una sensazione di vibrazione data dalle contrazioni peristaltiche rettali.
Peristalsi nel bambino e nell’anziano: come si presenta nei due soggetti.
Nei bambini è abbastanza comune la stipsi, nonostante siano sempre in movimento. Per aiutare la regolarità intestinale è necessaria una dieta bilanciata e l’uso di una pedana che aiuta il bambino a mantenere la posizione adeguata a facilitare l’evacuazione.
Nel soggetto anziano la costipazione è più frequente in quanto l’attività motoria è più scarsa, spesso infatti il medico prescrive dei medicinali lassativi al fine di aiutare la defecazione.