
Elminti : problemi all’orizzonte
Gli elminti sono dei parassiti pluricellulari, simili a vermi, che si insediano nell’intestino dell’organismo ospite e colpiscono sia gli animali che l’uomo. Scopriamo di più su questi parassiti che possono causare danni all’organismo ma in genere non portano alla morte.
Le caratteristiche di questi parassiti
Sintomi della loro presenza nel corpo
Le analisi per riconoscerne la presenza
Sconfiggere gli elminti
Come vivono i parassiti?
I parassiti sono degli organismi unicellulari o pluricellulari, che vivono e si nutrono di altri organismi, cosiddetti ospiti. Infatti, per sopravvivere, i parassiti traggono sostentamento dall’organismo in cui si trovano, rubando le sostanze nutrienti e al tempo stesso arrecando dei danni.
Anche se la maggior parte dei vermi vive nell’intestino, alcuni scelgono i muscoli, il cervello, i polmoni o altri parti del corpo umano. Gli organismi parassiti possono trasmettere malattie infettive e scatenare la parassitosi. Sono tre i tipi di parassiti che rientrano fra le cause di parassitosi umana: i protozoi, gli ectoparassiti e gli elminti.
Come riconoscere una parassitosi? I sintomi dipendono dall’agente che li ha causati. Nella maggior parte dei casi la parassitosi è causa di sintomi gastrointestinali e per debellarla è necessario attestate qual è il parassita responsabile per poi istituire una terapia idonea. Sono rarissimi i casi in cui non si registra nessun segnale specifico, tale da agire come campanella d’allarme.
Caratteristiche degli elminti
Gli elminti intestinali sono dei parassiti pluricellulari di varie dimensioni che, una volta infestato l’intestino dell’essere umano e di altri animali, possono nutrirsi e causare infezioni che sono in prevalenza di tipo gastro-intestinale.
I vermi intestinali sono quindi tutti elminti e nello specifico possono essere:
- Cestodi
- Trematodi
- Nematodi.
I cestodi e i trematodi sono vermi che si presentano in foto con una forma appiattita e per questo vengono detti Platelminti o vermi piatti. Invece, i Nematodi sono dei vermi cilindrici, allungati e con le estremità assottigliate.
L’introduzione nel corpo umano di uova di elminti avviene attraverso il cibo, il suolo, ecc. Possono infatti essere trasmessi con le feci espulse contaminate, che sono immediatamente infestanti, con acqua contaminata, rifiuti contaminati, cibo contaminato, sangue di una persona infetta e molto altro. Una volta entrate, le larve cominciano a svilupparsi e crescere. Dal tratto intestinale possono migrare verso altri organi e sistemi, scegliendo l’habitat più adatto per lo sviluppo e l’eventuale riproduzione. E’ decisamente rapida la propagazione dei vermini, rendendo fondamentale la tempestività quando si internieve per arrestarne lo sviluppo nel corpo.
Gli elminti colpiscono più adulti o bambini?
I vermi intestinali possono colpire sia adulti che bambini, anche se questi ultimi in maggior parte. Infatti, è più difficile far seguire loro le regole dell’igiene personale e il loro istinto è portare le mani alla bocca anche dopo aver toccato inconsapevolmente cose infette. Chiunque però può prenderli, anche perché le uova di elminto vivono in una grande varietà di luoghi. Tuttavia, bisogna anche sottolineare che vi sono dei soggetti più a rischio di altri, come ad esempio:
- Soggetti che vivono nelle zone tropicali o subtropicali – ambienti in cui è più alta la crescita e la riproduzione di molti parassiti
- Soggetti con un sistema immunitario meno efficiente
- Individui che amano circondarsi di gatti
Gli elminti di interesse umano più importanti sono l’ascaris lumbricoides, la tenia solium, saginata e nana, l’ossiuro, la cui infezione avviene per ingestione di cibi contaminati, l’echinococco, che può colpire l’uomo per ingestione di alimenti contaminati dalle feci dei cani. Questo elminto può dare origini a delle cisti che possono determinare alterazioni agli organi colpiti.
Altro verme che può dare origine a infestazioni nell’intestino è la tenia, noto comunemente come verme solitario. Le tenie sono parassiti piatti detti cestodi d alla lunghezza variabile che va da qualche millimetro a diversi metri.
Si distinguono quattro tipi di tenie, fra cui la Hymenolepis nana, responsabile dell’imenolepiasi, una parassitosi molto frequente nei bambini. Si tratta di una piccola tenia che viene trasmessa tramite l’ingestione di insetti e in particolare delle uova del verme. Ad essere maggiormente esposti a questo pericolo sono coloro che abitano nei Paesi tropicali.
Quali sono i sintomi della presenza degli elminti
Come capire se è presente una infezione da elminti? I sintomi possono essere diversi e tra le manifestazioni più comuni che rivelano la presenza di un’infezione di vermi nell’uomo troviamo debolezza, diminuzione delle prestazioni, problemi ad addormentarsi, incremento delle reazioni allergiche, eruzioni cutanee e altro.
La reazione del sistema immunitario varia da soggetto a soggetto e dipende dal tipo di vermi che si sono depositati nel corpo. I segni caratteristici sono vomito, nausea, perdita di appetito, prurito anale, ma i vermi creano anche la disbiosi intestinale, uno stato fisio-patologico che consiste in una alterazione della flora batterica che vive all’interno dell’intestino.
Questo stato causa una serie di sintomi come diarrea, diarrea con sangue, stitichezza, disturbi del sonno, cambiamenti dell’umore, fino ad essere responsabili, nelle donne, di cistiti frequenti e candida vaginale.
Come accertarsi della presenza degli elminti
Riconoscere gli elminti è possibile e bisogna controllare le feci per rilevare se sono effettivamente presenti questi vermi nell’uomo. Un valido alleato per riconoscere i vermi intestinali viene dalle fasi lunari: infatti, bisogna sempre controllare le proprie feci nei giorni di luna nuova e luna piena, poiché in questi giorni i vermi si incontrano nell’intestino per riprodursi e depositare le uova.
Nella fase della luna piena potrebbero essere più evidenti alcuni dei sintomi prima elencati ed è anche possibile vedere le uova o gli stessi vermi nelle feci. Per debellarli è anche fondamentale ad ogni quarto di luna provvedere a curarsi, sferrando gli opportuni attacchi.
Le analisi per individuare la loro presenza
Gli esami utili per individuare la presenza di vermi umani sono:
- Esame macroscopico di frammenti di feci – consente di vedere con una lente d’ingrandimento i vermi e di rilevare le varie tipologie di elminti
- Esame microscopico – consente di rilevare nelle feci uova e larve di elminti
- Studi immunologici sul sangue – consentono di rilevare gli anticorpi contro un tipo specifico di elmintiasi nel plasma
- Biopsia – viene eseguita se si sospetta la presenza di vermi nei muscoli
- Esame dei contenuti duodenali – permette di individuare i vermi nella cistifellea, nel fegato nel duodeno
Raggi X, tomografia computerizzata – vengono eseguiti per capire quali sono gli organi colpiti dalle complicanze causate dagli elminti.
Come sconfiggere ed eliminare gli elminti
Vi è una stretta correlazione fra elminti e morbo di Chron, in quanto con la terapia elmintica viene trattata con risultati soddisfacenti anche questa malattia. Infatti, la terapia aiuta ad inibire la risposta immunitaria dell’organismo, che a sua volta diminuisce l’infiammazione.
Per cominciare il trattamento si riceve un’iniezione delle uova del verme o si devono bere diverse dosi di un liquido contenente le uova. E’ compito del medico controllare le sue condizioni in maniera tale da non ammalarsi nel corso del trattamento.
In genere la terapia farmacologica per eliminare gli elminti consiste nell’assumere una dose farmaci antiparassitari specifici, come ad esempio parante, albendazolo o mebendazolo, che vanno ad uccidere il verme e non le uova. Si può assumere la dose del farmaco nuovamente dopo 14 giorni.
Un ruolo decisivo hanno anche gli integratori, esistono infatti degli integratori alimentari specifici esenti da rischi per la salute dell’organismo.
E’ comunque importante osservare misure precauzionali di igiene meticolosa per tutti i componenti della famiglia della persona colpita.