I pericolosi vermi intestinali

ta la froma e lo spessore.Quando si parla di vermi dell’intestino non è mai corretto generalizzare. Esistono così tanti parassiti intestinali, ognuno dei quali con delle caratteristiche specifiche, che sarebbe opportuno capire prima da quali vermi o larve è infestato il nostro colon, prima di sbilanciarci in qualche diagnosi.
Non sarebbe professionale consigliare una terapia antiparassitaria generica quando le cure a base di farmaci impiegate per eliminare alcuni vermi intestinali, possono essere completamente differenti da quelle usate contro altri virus.

 


Impariamo a riconoscere quindi di quale tipo di vermi del colon stiamo parlando, sia analizzandone l’aspetto fisico al microscopio e sia illustrando quelle che sono le sue peculiarità (sintomi, cause e cure).

I Nomi dei vermi intestinali

Vermi intestinali ascaridi: rappresentano la causa principale di una malattia detta ascaridiasi. Tra i sintomi principali del disturbo che interessa le pareti intestinali sono:

  • forti dolori addominali,
  • coliche,
  • cacca sciolta (soprattutto nei bambini)

Sono vermi lunghi, alcuni tra quelli di maggiori dimensioni che possono colpire le pareti intestinali. Non sono tanto larghi e somigliano a degli spaghetti, considerata la forma e lo spessore. Il colore dominante di queste forme parassitarie è il giallo, anche se non manca la presenza di striature biancastre sul loro corpo.
Sono estremamente diffusi tra le fasce di popolazioni più povere, dove l’alimentazione risulta scarsa e spesso caratterizzata da scarse norme igieniche. Circa 1 persona su 5 è afflitta da questa tipologia di lombrico ma, prendendo come riferimento il continente africano, infestazioni intestinali come questa, diventano ancora più frequenti. Le condizioni igieniche scarse e la disinformazione, sono tra le cause principali di diffusioni di malattie come queste nelle zone più povere del Mondo, come accade per le larve di oncocercosi, che si manifesta nell’uomo soprattutto a livello oculare.

La modalità di trasmissione più comune di questi nematodi, nei paesi occidentali, è legata alla presenza di animaletti domestici non ancora sverminati.
Non è raro che, giocando con piccoli gatti non ancora sottoposti a sverminazione, dei bambini possano essere contagiati da ascaridi.
Il tempo di incubazione del parassita intestinale ascarislumbricoides è molto lungo.
Un uomo potrebbe ammalarsi a causa di vermi ostinati, in grado di sopravvivere sul pelo di un gatto o di un cane, anche per 3 anni.
Pensare che non possa avvenire il “passaggio” dei vermi da un animale domestico a un essere umano è assolutamente sbagliato, ma è anche esagerato preoccuparsi qualora l’amico a quattro zampe o il pelosissimo persiano che avete in casa siano stati già portati dal veterinario per sverminarli.

In Africa l’infestazione parassitaria da ascaridi è una delle principali cause di mortalità infantile.
Il decesso avviene a causa di larve in grado di perforare la parete dell’intestino, raggiungendo altri organi vitali o generando emorragie interne, difficili da arginare.
Tra i sintomi ricorrenti nei pazienti colpiti da questa infezione ritroviamo:

  • forte impulso al conato,
  • sensazione di fastidio generalizzato e inappetenza,
  • spasmi nell’addome

In alcuni soggetti si noterebbero dei sintomi secondari come surriscaldamento corporeo e stanchezza cronica.

Vermi intestinali ossiuri

Si tratta dei parassiti infantili più noti, molto diffusi anche tra i piccoli bimbi italiani. Vero terrore di ogni mamma, la possibilità che il proprio figlio subisca un’infestazione parassitaria da ossiuri è abbastanza elevata.
Dal punto di vista dell’aspetto si presentano come vermi intestinali di dimensioni assai ridotte, ma non così tanto da non essere riconoscibili ad uno sguardo attento. Il colore dominante di questi vermetti che si annidano nel colon è il bianco, ma la caratteristica principale dei questi organismi che popolano la zona interna dell’intestino è l’aspetto esteriore.

A guardarli attentamente sono molto simili a fili di lana bianchi e se particolarmente formati è possibile osservarli anche sottopelle, consentendo una diagnosi piuttosto rapida, da parte del pediatra.
La possibilità di vederli camminare sotto l’epidermide rende questo parassita molto difficile da affrontare sul piano emotivo, soprattutto quando la vittima è un bambino piccolo.
La causa principale che spiega perchè vengono questi vermi è l’alimentazione.
Non ci stancheremo mai di spiegare come mangiare “cibo appiccicoso”, difficile da digerire, come nel caso delle carni animali, aumenti le probabilità che scorie alimentari si depositino lungo le pareti del colon, senza che possano essere evacuate attraverso il retto.

Metodi di prevenzione

idrocolonterapiaLa funzione preventiva del lavaggio intestinale permetterebbe la rimozione di questi scarti di cibo che, incrostati nell’intestino, diventerebbero il nutrimento principale perchè i vermi ossiuri possano alimentarsi e quindi crescere a scapito dell’organismo ospitante.

Allo stesso tempo, l’idrocolonterapia si dimostra un rimedio assolutamente valido e una terapia naturale ed efficacie per debellare questa fastidiosa presenza parassitaria.
La pulizia attraverso il colon è il modo migliore per contrastare ad esempio il sintomo principe di questa infermità, ovvero il prurito nell’ano.
Soltanto una terapia in cui l’acqua viene introdotta a pressione attraverso la zona rettale può liberarci da quell’orribile sensazione di prurito insopportabile all’altezza del sedere che, nel caso delle signorine, può manifestarsi come una voglia inarrestabile di grattarsi la vagina.
Questi sintomi, tipici di una colonizzazione parassitaria da ossiuri, dovrebbero essere combattuti quanto prima, considerata la facilità con cui può avvenire la trasmissione, anche tra le persone adulte.
Sarà sufficiente respirare, toccare accidentalmente le uova di questi vermi ossiuri, per contrarre la malattia. Se si considera che le larve possono trasportare le uova sino alle zone intime e quindi depositarle sulle mutandine, immaginiamo come possa verificarsi facilmente una situazione potenzialmente contagiosa.

Quanto più è piccolo l’ambiente in cui si vive, quanto più la temperatura domestica sarà elevata, maggiori saranno le possibilità che il virus si diffonda, alimentando focolai estremamente pericolosi per i bambini.
Uno dei segnali più diffusi che caratterizzano l’ossiuri infantile è la pipì a letto, in bimbi che avevano già superato questa fase dell’infanzia. I genitori con figli afflitti da questi parassiti sono soliti lamentare una grande difficoltà nell’addormentarsi, a causa dei continui lamenti notturni dei pargoletti che appaiono costantemente agitati.
Rassicurarli serve a poco quando le larve sono nel pieno della loro forza ed è facile che altri segnali collaterali come la tendenza alla collera e un mix tra bruciore e perenne surriscaldamento segnino le giornate dei piccini malati.

La prevenzione di questo parassita andrebbe svolta costantemente da una mamma che si considera saggia e reputa di avere amore per la propria creatura. Tra le operazioni di routine, che andrebbero svolte indipendentemente dalla certezza che in casa ci sia l’ossiuri, ricordiamo:

  • l’igienizzazione ad altissime temperature, anche a 65° in lavatrice, di tutti gli oggetti e vestiti che entrano in contatto con il figlio;
  • permettere di giocare a terra, soltanto se si avrà la cura di far togliere sistematicamente le scarpe a tutte le persone che faranno ingresso nella casa. Questa usanza, tipicamente giapponese, dovrebbe contagiare anche le culture più occidentali;
  • applicare numerosi risciacqui ed eventuale permanenza in soluzione acquosa contenente bicarbonato di sodio, a tutta la frutta e la verdura che si intende consumare cruda;
  • Acquistare soltanto carne rossa di qualità biologica certificata, limitandone il consumo a solo 1 volta al mese.

Per sapere se si hanno questi vermi intestinali si effettua il test dello scotch. Si tratta di un metodo molto rapido per determinare, tramite applicazione di un nastro adesivo sulla pelle del soggetto, se si è stati colpiti da questa epidemia parassitaria o no. Il test di Graham, altro modo per indicare questo metodo di controllo, si effettua di mattina presto, prima di andare in bagno o di mangiare. Le larve di ossiuri sono solite migrare di notte sino all’ano, luogo in cui depongono e ragione del perchè si prova così tanto prurito prima di andare a letto. Per effettuare questo test bisogna dotarsi di guanti, vista la semplicità di diffusione del virus e la natura appiccicosa delle uova.
Il kit per effettuare la prova di Graham contiene, oltre allo scotch trasparente, anche un vetrino e un bastoncino che serviranno per raccogliere un campione.

Cause batteriche e precauzioni da seguire

Esistono svariate cause che possono favorire il prolificarsi dei vermi nell’intestino. Bisognerà scoprire in tempo quali sono le ragioni del perchè di questa invasione, prima che tali parassiti possano creare squilibri nel nostro organismo.

Tra i motivi principali di un attacco parassitario vi è la una mancata attenzione alle norme igieniche che dovrebbero essere eseguite quando si mangia. Essere certi della qualità dell’acqua e assicurarsi che sia potabile risulta indispensabile quando occorre lavare le verdure, soprattutto quando non dobbiamo cuocerle.
Anche lavarsi le mani di frequente eviterà che dei germi, provenienti da luoghi più sporchi, che abbiamo visitato in giornata, possano introdursi nel nostro corpo. Buona norma è pulirsele sempre prima e dopo aver mangiato, utilizzando uno specifico sapone antibatterico.

La brutta abitudine di mangiarci le unghie può essere un’altra modalità con cui i vermetti riescono ad entrare nel corpo ed è per questo che dovremmo tagliarle spesso per limitare le possibilità di contagio batterico.
E’ la stessa ragione per cui chi lavora in una salumeria o comunque maneggia il cibo dovrebbe avvolgere i capelli all’interno di una retina e indossare costantemente dei guanti.

In bagno dovremmo essere più attenti, visto che il passaggio di microbi infettivi potrebbe venire dal nostro amico, parente o partner. La buona abitudine a mantenere distinti gli asciugamani, avendo la premura di separare quello che utilizziamo per il bidet da tutti gli altri teli presenti in casa.
E’ per questo che nei bagni di servizio degli autogrill o dei locali commerciali si predilige l’uso di asciugamani elettrici a fotocellula, molto più igienici perchè non necessitano di un contatto per essere azionati.
Ogni qual volta un asciugamano in tessuto cadrà accidentalmente per terra sarà opportuno metterlo in lavatrice e sottoporlo ad un lavaggio a 50°, con detersivo a cui avremo aggiunto polvere antifungina.
Anche dopo aver avuto un rapporto sessuale non dovremo “abbassare la guardia”, soprattutto in caso di rapporto anale.

Le infezioni virali, come le contaminazioni da parte dei batteri sono assai più frequenti quando si limitano le possibilità che l’escherichia coli limiti la nostra vita sociale. Questo virus è molto frequente contrarlo anche quando si utilizza un water non perfettamente pulito.
Il sedimentare di residui fecali lungo le pareti del gabinetto può aumentare il rischio che vermi di questo tipo possano insinuare il nostro intestino. Per scongiurare questa situazione si consiglia di utilizzare sempre l’amuchina per pulire l’anello del wc e quindi di posizionare uno strato di carta igienica sul fondo della tazza. Spesso è da qui che provengono e hanno origini violente infezioni.

Questa operazione eviterà che gli schizzi di urina o dell’acqua del gabinetto, a seguito di un’evacuazione solida, possano ritornare verso l’alto e colpire gli organi sessuali.
Sono le ragazze le più esposte a questo tipo di rischi, guarda caso la categoria di persone in cui le infezioni vaginali e i vermi intestinali sono più frequenti.

Vermi e cibo

Resta però l’alimentazione in canale attraverso il quale è più facile andare incontro a questo tipo di rischi.
Non ci stancheremo mai di ammonire dal mangiare il pesce crudo, soprattutto quando si sceglie di mangiarlo in un sushi “all you can eat”. L’importanza dell’abbattitore alimentare nelle cucine dei ristoranti è fondamentale affinchè il verme dell’anisakis non ci metta ko, causando diarree abbondanti, persistenti e debilitanti.
I vermi intestinali che provengono da pesce crudo sono molto difficili da combattere.

E’ per questo motivo che sarebbe sempre preferibile la scelta di cucinare i prodotti ittici, anziché consumarli senza cuocerli o marinati.
L’acido del limone è un potente disinfettante, in grado di agire sulle proteine del pesce. Affermare che il limone cuoce il pesce sarebbe però una falsità, visto che per essere sicuri dai rischi parassitari bisognerà sempre utilizzare il fornello o il forno in cucina e non limirarsi alla “marinatura”

La migliore dieta antiparassitaria

pianta di rosmarino in autunnoAnche se molti continueranno a sostenere che i vermi non sono pericolosi e il più delle volte vanno via da soli, onde evitare episodi di recidività e pericolose ricadute, sarebbe meglio curarsi nel minor tempo possibile.
Esistono degli ingredienti che hanno la proprietà di attaccare i parassiti e aiutare l’organismo ad eliminarli naturalmente.
Tra gli alimenti suggeriti, quando si intende debellare i vermi interinali senza l’uso di farmaci, andrebbero annoverati:

 

 

  • aglio,
  • semi di anice,
  • olio extra vergine d’oliva,
  • rosmarino,
  • semi di papaya,
  • genziana,
  • cipolla,

Se dovessimo invece pensare ad una bevanda che può aiutare l’intestino a cacciare questi vermetti o a limitare i danni da essi prodotti, non possiamo non ricordare le proprietà drenanti e depurative del succo di pompelmo.
A tutte le persone che si sentono gonfie e vorrebbero iniziare una dieta contenitiva, suggeriamo di bere 2 bicchieri di succo derivato dal pompelmo.

Sarà importante in questo caso non utilizzare l’estrattore con questo frutto esotico, in quanto si rischierebbe di eliminare completamente le fibre che rappresentano uno tra i componenti più importanti di questo alimento.
Ad ogni modo, pur volendo suggerire qualche rimedio casalingo per mettere fine a questo problema, suggeriamo più che altro di prendere coscienza su quanto il cibo possa influire sul nostro stato di salute e sui vantaggi effettivi di un lavaggio intestinale.

Soltanto una pulizia attraverso il colon potrà uccidere questi vermi e parassiti, ricreando le basi per “educare l’intestino” in maniera appropriata.

1 rimedio contro i vermi intestinali:
Tagliare 6 cipolle rosse e riporle all’interno di un recipiente. Assicurarsi che siano completamente ricoperte dall’acqua e farle riposare per un giorno e mezzo. Consumare questa bevanda rigorosamente a stomaco vuoto, la mattina presto. Sarà sufficiente berne una tazza al giorno per un’intera settimana per osservare dei miglioramenti

 

2° rimedio naturale

Mettere ad asciugare al sole 7 semi di melograno. Qualora si abitasse in una città con poche giornate di sole si potrà ottenere lo stesso risultato riponendo le semenze nel forno, avendo cura di mantenere la temperatura del fuoco piuttosto bassa, sino a tostarle.
A questo punto dovrete sminuzzare i semi sino ad ottenere una polvere e successivamente riversare il tutto in un succo d’ananas, rigorosamente senza aggiungere zucchero. Questa bevanda andrà quindi consumata 4 volte al giorno, lontana dai pasti e per circa 10 giorni.

Terza soluzione per combattere i vermi e i parassiti dell’intestino

Versare un cucchiaino di corteccia essiccata di frangula in una tazza di acqua e far bollire per 3 minuti. Togliere dal fuoco e lasciare raffreddare la soluzione per almeno 15 minuti. Filtrare il tutto e somministrare 1 tazza poco prima di andare a dormire.

Vermi e peso

Tra i sintomi della presenza parassitale nel corpo si segnalano problemi legati al peso.
Anche se la logica farebbe protendere verso il contrario, i parassiti possono a volte contrastare con la perdita di peso e far ingrassare, perchè necessitano di glucosio e grassi per sopravvivere e svilupparsi. Lo conferma un esperimento molto interessante portato avanti da Michael Mosley per la BBC, durante il quale si è esposto volontariamente ad un trattamento a base di parassiti, per poterne osservare le conseguenze. Tra gli effetti più evidenti, si è notato un aumento importante del peso corporeo.

Inoltre, l’atteggiamento tipico del soggetto che è coinvolto da un’infezione cronica nel tratto gastrointestinale, è quello di cercare un prodotto che generi sollievo immediato. Nel momento in cui si viene aggrediti dai parassiti, si produce un’infiammazione che genera stress, e porta il soggetto ad assumere un maggiore quantitativo di cortisone, nella speranza che questo prodotto ne attenui il bruciore.

Questa abitudine risulta molto negativa in termini di peso in quanto l’assunzione di cortisolo spinge l’individuo a mangiare di più e a ingrassare.
Introdurre cortisone nel corpo è un errore che non dovremo compiere, in quanto esistono rimedi naturali che consentono di disintossicare il colon e dimagrire allo stesso tempo.