Le difese naturali contro virus e batteri

Considerazioni tratte da un’interessantissima intervista rilasciata dal medico Carlo Alberto Zaccagna, circa la diffusione del Covid-19 e delle misure da adottare per limitarne la diffusione. Il noto dottore sottolinea come la ricetta politica suggerita dal Governo per arginare il numero dei contagi sia ben diversa da quella medica, ideata con piana conoscenza della materia.

dottore di comid 19

Zaccagna inizia il suo ragionamento esplicitando un concetto molto semplice: nonostante gli esseri umani siano presenti sulla Terra da qualche centinaia di milione di anni, ma i batteri sono molto più “anziani” di noi, visto che hanno miliardi di anni. Se nel corso della storia abbiamo raggiunto un compromesso, riuscendo a convivere senza problemi è solo perché loro si trovano molto bene nel nostro organismo, dove infatti, in condizioni “normali”, manteniamo:

  • temperatura costante
  • umidità costante
  • PH costante
  • Grandi quantitativi di zucchero

Questa situazione di equilibrio offre ai batteri l’habitat ideale per sopravvivere, senza quindi riadattarsi e cambiare per garantire il perdurare della loro vita. Questi batteri quindi sono normalmente presenti nel corpo umano e riescono a “proteggerci” da attacchi esterni da parte di batteri nocivi.
Esistono però anche batteri “cattivi”, ma per attecchire, hanno bisogno di trovare delle difese immunitarie compromesse. In altre parole i lattobacilli devono aver subito un grosso colpo affinchè i batteri nocivi possano entrare indisturbati nell’organismo e proliferare.

 

Cosa uccide in maniera drastica i batteri “buoni” di cui abbiamo bisogno?

E’ la nostra attitudine alimentare a nutrirci male, consumando cibi dannosi, a renderci più esposti agli attacchi batteriologici sulle mucose. Assumere trash food in maniera sistematica, come patatine fritte e cibi pieni di grassi saturi, accompagnati da bibite gassate, rende i nostri corpi più vulnerabili.
Le nostre difese immunitarie sono potentissime. Dobbiamo solo essere bravi a preservarle, senza convincerci del fatto che solo le cure farmacologiche funzionino,

 

In che modo un virus entra nel nostro corpo?

Segue quasi sempre la medesima modalità e per questo può essere facilmente prevenuta qualunque tipologia di attacco esterno, semplicemente mantenendo “forte” e protetto il nostro organismo, senza quindi “autopunirci” mediante diete sballate.
I virus attecchiscono proprio sulle cellule dei nostri batteri che essendo tantissimi e di tipo monocellulare, si rivelano facilmente attaccabili.
Le prime “vittime” di qualunque infezione virale sono proprio i batteri, sia che siano probiotici, sia che siano patogeni, resi inermi da una flora batterica alterata a causa di comportamenti errati in cucina, così come nella vita.

La migliore difesa dai virus è quella di fargli fare una indigestione di batteri.

Il coronavirus si manifesta come una polmonite.

Come può un banale raffreddore diventare una polmonite?

Se l’organismo si trova in acidosi metabolica, perché i nostri batteri probiotici non hanno le forze per contrastare quelli cattivi, allora sì che la situazione può degenerare.
Esistono delle abitudini sbagliate che favoriscono l’acidità nel corpo, come ad esempio:

  • l’enorme consumo di zuccheri,
  • il bere tanto alcool,
  • ingenti quantità di grassi saturi

Si tratta di condizioni in grado di generare radicali liberi e di indebolire le cellule. Nello specifico caso del Covid-19 vengono principalmente colpite le cellule dell’apparato respiratorio, ma solo perché a monte risultano indifese, a causa della scarsità di probiotici e batteriocine, che potrebbero respingere naturalmente l’attacco.
Per rendere ottimali le nostre reazioni bio-chimiche dobbiamo mantenere un PH neutro-alcalino. Se inacidiamo l’organismo con diete errate, le nostre riserve alcaline non sono sufficienti per mantenere un livello ottimale di PH batterico e consentire una reazione all’invasione batterica esterna con successo.
Inoltre un corpo acido è decisamente più debole sul piano vascolare, andando incontro a difficoltà di ossigenazione e quindi difficoltà respiratorie.

Secondo Zaccagna:

“La peggiore virosi è l’ignoranza”

Ignorare cosa ci permette di proteggerci è gravissimo, perché ci espone a rischi che potremmo evitare di correre, se conoscessimo il funzionamento biologico del corpo umano.
Questa situazione di pericolo generalizzato, con la costituzione di una zona rossa su tutto il territorio italiano, al di là della sua concreta possibilità di contrasto, deve servire alla popolazione italiana per informarsi e prendere coscienza di quanto certi comportamenti che reputiamo “normali”, si rivelino deleteri nel lungo periodo.
Anziché creare panico si dovrebbe insistere su una politica di educazione sanitaria a 360°. Sentire tutte queste informazioni che si rincorrono, confermando e smentendo delle affermazioni le cui fonti quasi mai hanno fondamenta mediche non serve a nulla e può solo peggiorare questa epidemia di ignoranza. Meglio è invece imparare a convincerci del fatto che possediamo le nostre difese naturali e che dobbiamo imparare a mantenerle vitali ed efficaci di fronte a qualunque situazione di allarme e disquilibrio.
Interferone, probiotici e batteriocine devono essere le nostre migliori alleate, ma per farlo dobbiamo iniziare a conoscerle.

Abbiamo già ben sviluppato a livello organico un enzima, l’isozima, che protegge il corpo attraverso le lacrime, i muchi, ma non ne esaltiamo sufficientemente l’importanza. Quando un corpo è in acidosi, tra i primi sintomi riscontrabili, si manifesta, guarda caso, proprio la “secchezza delle mucose”.
Quando la nostra lacrimazione dimimuisce o le nostre fauci sono più secche ci esponiamo maggiormente a un virus, come può essere appunto il Corona.

La mucosa nasale è la prima barriera contro le invasioni virali, ma dobbiamo preservarne l’integrità, soprattutto in condizioni di difficoltà oggettiva. La regola di lavarci le mani può essere molto utile per limitare la presenza di batteri esterni sul nostro corpo, ma dovrà essere accompagnata da una maggiore attenzione per quello che facciamo.
Evitiamo quindi di metterci le dita nel naso o nella bocca, perché si tratta di vie privilegiate per inondare di batteri il corpo, visto il grandissimo quantitativo di funghi che si annida sotto le unghie, che potrebbe, in una situazione di acidosi, trovare il terreno ideale per proliferare, sino a creare infezioni.
In questo senso, anche l’uso della rinazina è estremamente dannoso, perché se da un lato impedisce lo smoccolamento nasale, dall’altro impediamo che attraverso i muchi riuscissimo ad espellere questo potenziale batterico all’esterno dell’organismo.

I segreti naturali per rendere più forte l’organismo

Soprattutto in inverno, quando si è più soggetti a virosi, sarebbe opportuno garantire un giusto apporto di probiotici e vitamina D. La condizione di ipovitaminosi di vitamina D apre delle porte di accesso larghissime ai virus.
Oltre a questo apporto vitaminico, non dovrebbero mancare:

  • lattoferrina,
  • batteriocina,
  • risozima,
  • interferone.

Garantire il giusto apporto di tutto questo al nostro corpo è la migliore arma per combattere il virus e limitarne la pericolosità per la salute pubblica.
Ognuno di noi deve fare qualcosa per aiutarsi, senza aspettare che lo Stato promulga delle leggi, più o meno discutibili. Il cittadino deve essere messo nelle condizioni di sapere che cosa fare, prima ancora di sentirsi dire che non deve più uscire di casa.

L’impiego di oli essenziali per rinforzare le difese del corpo

Secondo il dottore, l’utilizzo dell’olio essenziale di timo o di quello a base di limone o propoli può servire per aumentare le nostre difese. Anche l’incenso ha importanti proprietà antibatteriche e antivirali e se utilizzato negli ambienti può aiutare ad igienizzarli perfettamente, mediante opportuni bruciatori, come dimostrato da numerosi studi fatti al riguardo.

bruciatore per incenso

Bruciatori per incenso

L’utilizzo di oli all’essenza di timo e limone hanno capacità di annullare quasi del tutto la carica batterica ambientale in poche ore di utilizzo.
Immaginiamo di conseguenza quali effetti positivi possa avere a livello biochimico sul nostro organismo se utilizzassimo qualche goccia appena al di sotto degli orifizi nasali o un piccolo quantitativo per igienizzare meglio le nostre mani durante la giornata.

Anche l’apporto della vitamina D può risultare decisiva ed è per questo che Zaccagna ribadisce come le docce solari possano aiutare a fissare questa vitamina nell’organismo, come testimoniato dall‘esperienza diretta di mio figlio Enrico oltre al fatto che dovremmo adoperarci per inserirla sempre più spesso nei nostri menù.
Si tratta pertanto di soluzioni semplici e pratiche per darci una mano in situazioni delicate come quella che stiamo vivendo in questi tempi a causa del coronavirus e dei focolai in Lombardia.
E’ l’ordine dei medici che dovrebbe coordinare queste informazioni semplici nella popolazione, senza lasciare che i politici si prendano tutta la scena per mera convenienza elettorale.

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