
Datteri fanno bene o fanno ingrassare ?
I datteri sono uno tra i frutti secchi più genuini e si rivela un alleato insuperabile per il nostro intestino. Impariamo a consumarli nella modalità migliore e quando vanno mangiati perchè non risultino indigesti.
I datteri sono originari dell’Africa e dell’Asia occidentale e non a caso, i principali produttori al Mondo sono Istraele, soprattutto nella varietà Medjoul, la Tunisia e l’Iran. Sono talmente presenti nella cultura araba da avere un nome differente, a seconda della tipologia di frutto, dei colori e quindi del grado di maturazione. I datteri della Tunisia vantano diverse proprietà come vitamine del gruppo A e B, fibre minerali come il ferro, ma anche il calcio, lo zinco e il potassio, potendo contare su valori nutrizionali di tutto rispetto.
Si tratta di frutti gialli e zuccherini che rientrano nella famiglia dei carboidrati e hanno il pregio contenere pochi grassi e quindi di prestarsi molto bene al consumo anche in regime dietetico. La convinzione che i datteri facciano ingrassare è errata, anche se come per tutti i cibi, occorrerà non esagerare. Ricordiamo a tal proposito che i datteri secchi, ovvero quelli sottoposti ad essiccazione, presentano un apporto calorico maggiore di quelli freschi, perchè hanno una concentrazione maggiore di carboidrati al proprio interno. Ad ogni modo, come termine di confronto, basterà pensare che seppur i datteri contengano più calorie e più carboidrati dei fichi secchi, in realtà quantitativo di grassi in essi contenuti è notevolmente inferiore.
In virtù di questa caratteristica di leggerezza, i datteri sono spesso inseriti nelle ricette dei dolci di Natale, usandoli in alternativa dello zucchero per conferire dolcezza all’impasto e confezionare dolcetti ugualmente gustosi, sotto forma di un delizioso sciroppo.
Magari meglio mangiarli a colazione, perchè capaci di sopperire al bisogno energetico di una mattinata di studio o di lavoro o preferirli come spuntino a merenda, anziché mangiarli la sera, quando potrebbero essere meno digeribili, ma anche meno utili, visto che ci apprestiamo a dormire e il bisogno di apporto energetico risulta superfluo. Se proprio si vuole trasgredire a questa regola, fatelo solo l’ultimo dell’anno, ma i datteri vanno consumati di mattina presto, altrimenti il discorso cambia.
A parte il loro invidiabile gusto, i datteri possano vantare tra le proprietà di fare molto bene all’intestino. E’ noto come un consumo quotidiano di questi frutti possa:
- migliorare la digestione,
- regolare la funzionalità dell’intestino,
- aumentare la salute complessiva dell’apparato intestinale.
Tra i vantaggi più importanti offerti dal mangiare i datteri vi è quello di aiutare chi soffre di diarrea a ritrovare regolarità nell’evacuazione e al contrario, chi soffre di stitichezza, ad aumentare la frequenza in bagno. Sembra abbastanza evidente come l’attitudine al consumo di datteri aiuterebbe a ritrovare la giusta regolarità intestinale, apportando benefici evidenti, anche in periodi relativamente brevi. Per aumentarne la qualità lassativa si dovrà lasciarli in ammollo per un’intera notte e quindi consumarli a colazione, la mattina seguente.
“W la palma da dattero “, può essere un motto per tutti i soggetti stitici che hanno constatato in prima persona i benefici riscontrati sul piano della costipazione intestinale, visto i progressi ottenuti nello stimolare la fuoriuscita della cacca.
Ai datteri spetta un ulteriore riconoscimento: quello di avere una notevole funzione digestiva. A seguito di un’abbuffata alimentare o di una cena eccessivamente pesante è consigliato introdurre nel corpo qualche dattero per creare una sorta di protezione per l’intestino e quindi scongiurare eventuali problemi associati a quello che abbiamo mangiato. Il dattero è un amico dei tessuti intestinali, perchè utile a limitare bruciori di stomaco o dolori addominali, tipici di chi ha mangiato troppo o male.
Prima di esagerare con le dosi, bisognerà tener presente del quantitativo di zuccheri contenuti e quindi consumarli con una certa attenzione, perchè possono risultare anche abbastanza calorici. Soprattutto i pazienti afflitti da diabete, o con preoccupanti valori glicemici, dovrebbero essere più cauti ed ascoltare il parere del proprio dottore, prima di introdurre tanti datteri nel proprio regime alimentare e quindi aumentare potenzialmente il quantitativo di zuccheri nel sangue.
Altra categoria di persone che dovrebbe essere molto cauto nella scelta di datteri a tavola è quella di chi ha un’intolleranza al nichel. In questo caso infatti potrebbero provocare effetti collaterali come irritazione al colon e acuti mal di pancia.
Per uno sguardo d’insieme più completo, si suggerisce di controllare anche le indicazioni che provengono dal proprio gruppo sanguigno, perchè non è detto che il nostro sangue li tolleri completamente, anche se anticipiamo che i soggetti che appartengono al gruppo 0 possono mangiarli senza problemi.