Costipazione : non solo effetto dell’alimentazione

E’ uno tra i disturbi nel mondo in cui la gente investe più denaro per curarlo. Sembrerebbe quasi un’epidemia, vista la quantità di persone che ne soffrono a tutte le latitudini.

Nei casi più disperati della malattia, quando la costipazione diventa cronica, può rendersi necessaria anche la colostomia. Si tratta di un intervento chirurgico, reso indispensabile perchè un riflusso di materiale accumulato nel colon, rischia di rendere inattivo l’intestino, arrestando le sue funzionalità.

Immaginate quali potrebbero essere le conseguenze di questa invasiva operazione chirurgica ?

Niente di meno che vivere la propria esistenza, diventando dipendenti da una sacca di contenimento, necessaria per l’espulsione delle feci.
Si tratta di una delle esperienze dal risvolto psicologico più forte che una persona può affrontare, con ripercussioni enormi sulla socialità e la sfera delle amicizie interpersonali.

Eppure interventi di questo tipo sono in aumento nelle nostre società votate al drunk food, sino a raggiungere la terribile soglia di 100 mila interventi all’anno. In gran parte, questa porzione di popolazione, sembrerebbe essersi ritrovata in questa condizione a causa di una mancata risoluzione di problemi intestinali.
Non è un caso se invece, nei Paesi, considerati meno sviluppati, caratterizzati da una dieta più “selvaggia” e da cibi meno industriali, ma con un contenuto di fibre più elevato, i soggetti con difficoltà nel fare la cacca sono molti di meno. E’ sufficiente pensare che in Africa si vada in bagno ogni giorno circa il doppio delle volte di quanto non lo si faccia negli Stati Uniti.

costipazione femminile

La definizione di costipazione

Si tratta di un sinonimo di stitichezza, termine utilizzato in maniera più diffusa da un pubblico meno accademico.
L’etimologia della parola deriva dal latino è fa riferimento al termine constipatio, che significa accumulare in un unico punto.

In maniera più precisa è detta costipazione una ostruzione graduale della seconda parte dell’intestino umano, ovvero l’intestino crasso. Una delle ragioni più concrete di questo blocco è legato all’ispessimento delle mucose sulle pareti dell’intestino, tale da inibire il passaggio delle feci.
Esistono casi estremi, di soggetti costipati a tal punto da avere restringimenti paurosi all’interno del colon. In alcune situazioni drammatiche il diametro del colon è giunto a misurare solo 1,5 centimetri, a fronte dei 23 centimetri che misura, all’interno di un intestino di un soggetto non costipato.

Questo accade perchè si deposita così tanto cibo sui lati interni dell’intestino crasso al punto da rendere quasi impossibile il passaggio del cibo e il successivo raggiungimento nel retto.
Alcuni soggetti avevano depositato tra le anse del colon, così tanto scarto alimentare, da raggiungere la incredibile soglia di 20 chilogrammi di peso, del tutto inutile all’organismo. Possiamo ben immaginare che molte donne utilizzino l’idrocolonterapia per dimagrire.

rimozione di intestino enorme

Immaginate in queste condizioni quante colonie di batteri nocivi e parassiti potrebbero restare imprigionati nel corpo?

La possibilità che numerosi e pericolosi vermi intestinali scorrazzino tra i tessuti intestinali sono davvero elevatissime e per tutti coloro i quali non lo sapessero, ricordiamo che questi “animaletti” uccidono più persone ogni anno di quanto facciano i tumori.
E’ in questi casi che il lavaggio del colon potrebbe apportare grande giovamento, perchè andare al bagno con una certa regolarità può essere considerata una questione di vitale importanza, al punto da rendere gravosa e complicata la nostra esistenza.

Il processo degenerativo

Anche senza arrivare a casi di colostomia e di tumore, i disturbi che possono nascere e svilupparsi a causa di una costipazione sono svariati e temibili :

  • malfunzionamento alla cistifellea,
  • alterazioni cardio-vascolari e malattie coronarie, legate all’accumulo di colesterolo,
  • vene varicose,
  • ernia,
  • diverticoliti,
  • artriti e coaguli venosi

E’ probabile infatti che ad una costipazione dell’intestino possa seguire una costipazione delle cellule, moltiplicando gli sforzi di organi fondamentali come reni e fegato e facendo degenerare ulteriormente il quadro clinico del soggetto costipato.

Fattori di rischio e cause

Dall’analisi svolta sui pazienti che mostravano sintomi di costipazione si è cercato di trovare un minimo comune denominatore, definendo quello che rendeva più probabile l’emergere di fenomeni di stitichezza.
Tra questi si ricorda:

  • l’alimentazione sbagliata, per questo imparare cosa mangiare per non soffrire di stitichezza diventa essenziale,
  • l’incapacità di defecare quando sopraggiunge lo stimolo;
  • traumi emotivi, al punto da parlare di costipazione psicosomatica;
  • ridotta mobilità e attività sportiva, condizioni che impigriscono il fisico e rendono il colon meno “allenato” a sforzarsi per evacuare bene;
  • poco consumo idrico, fatto che impedisce alle feci di essere lubrificate adeguatamente;
  • abuso di medicinali, soprattutto psicofarmaci e lassativi, se assunti in maniera continuativa possono alterare le secrezioni gastriche e indebolire il sistema nervoso;
  • la presenza di un’infiammazione delle vie respiratorie e di raffreddori persistenti.

La frequenza dello stimolo

Valutare la salute intestinale di una persona dal numero delle volte con cui si reca nei servizi igienici per espletare i propri bisogni può essere fuorviante. Non è detto che persone che defecano con regolarità abbiamo un apparato intestinale in perfetta forma. La costipazione può rappresentare un sintomo, ma l’accumulo di tossine nel colon può avvenire anche in maniera più graduale, senza apparentemente grandi sconvolgimenti nella vita di una persona.

Anche alcuni specifici episodi o momenti della vita possono indurre ad una momentanea costipazione. Per questa ragione non occorre allarmarsi se non si va in bagno per qualche giorno con la stessa frequenza manifestata in altri periodi. Si faccia piuttosto caso se può essere collegata con le mestruazioni, ovvero con la fase di ovulazione mensile che contraddistingue il periodo di fertilità femminile.
Stiamo attenti ad aumenti repentini di peso, perchè possono segnalare la presenza di sostanze che bloccano il passaggio del chimo nell’intestino tenue e la necessità della loro rimozione per riprendere tonicità nel corpo.

Domandarsi da quanto dura e da quanti giorni non facciamo la cacca è comunque importante, a livello generale, perchè va visto come il sintomo di quella consapevolezza di cui abbiamo bisogno per prenderci cura di noi stessi e smetterla di vivere freneticamente questa realtà in maniera sostanzialmente passiva.