Che cosa intossica un fegato : cibi e metodo per disintossicarsi

Il fegato è un organo che dobbiamo imparare a proteggere perchè in grado di svolgere numerose funzioni nell’organismo e qualora risultasse intossicato, andrebbe ad inficiare il regolare equilibrio nel corpo umano ed è per questo che dobbiamo pulirlo.

Il compito principale del fegato è quello di eliminare ogni tossina dal corpo e mettere l’organismo nelle condizioni migliori di funzionare, anche se di fatto ricopre centinaia di funzioni contemporaneamente, tutte ugualmente importanti. Tra gli scopi principali dell’organo epatico vi è quello di scindere i cibi in prodotti nutrizionali e quindi utili al nostro sistema corpo.

donna con fegato intossicato

Imparare a conoscere quando il fegato è in difficoltà può aiutare a prevenire pericolose situazioni e migliorare le nostre condizioni generali di salute, facendoci comprendere l’importanza di ripulirlo. Esistono alcuni segnali inequivocabili che servono a riconoscere un apparato epatico risentito, che ha qualcosa che non funziona bene.

Gambe e piedi ingrossati
Un fegato intossicato fa ingrassare?
Altro sintomo: alitosi continua
Lividi e cattiva coagulazione del sangue
Alimenti disintossicanti

Le malattie del fegato sono centinaia la cui origine varia a seconda del soggetto e della situazione di vita della stesso. Alcuni disturbi potrebbero essere congeniti ed essere collegati a caratteristiche ereditarie, altri invece avrebbero delle relazioni più strette con le abitudini quotidiane. In effetti, molte malattie epatiche si manifestano a causa del consumo smodato di alcool o all’assunzione scriteriata di sostanze con effetto stupefacente. In questi casi si parla anche di fegato alcolizzato e della necessità di depurarlo per mantenerlo efficiente.

Quando un fegato funziona male si gonfia dolorosamente e risulta incapace di affrontare eventuali attacchi batterici, provenienti da virus esterni. In questi casi si parla di fegato ingrossato o grasso e risulta uno dei modi più evidenti con cui questo organo così prezioso segnala di essere intossicato e di necessitare una depurazione.

Dove si avverte il dolore ? In quale zona del corpo si soffre di più ?

La sensazione più frequente è quella di provare un dolore persistente nella zona alta e occidentale dell’addome, da non confondere con quella di una pressione sul lato sinistro, specie dopo che si fa sport, che invece è circoscrivibile alla milza o a un comune “debito d’ossigeno”.

Che tipo di dolore si percepisce ?

Inizialmente si sente un leggero fastidio, anche se con il passare del tempo questa fitta può acutizzarsi e rendere problematico anche camminare o restare in posizione eretta.

Esistono altri segnali che indicherebbero un fegato intossicato ?

Si, il rigonfiamento non riguarda soltanto l’organo epatico, ma anche altre parti del corpo, risultando ancora più evidente. Sono le estremità del corpo e quindi gambe e caviglie, le zone che tendono ad aumentare il proprio volume. Accade così che un fegato tossico, nel tentativo di stare meglio, cercherà di ripararsi dando origine a tessuto cicatriziale. Più tempo condanniamo il fegato alle tossine, maggiore sarà il tessuto cicatriziale che si formerà e peggiori i danni che procurerà sull’organismo, a cominciare dal manifestarsi dell’ipertensione portale. Questo tipo di disturbo è collegato con l’ipertensione che investe le vene presenti nel fegato, la cui conseguenza più immediata è quella di accumulare liquido nelle gambe. Questo disturbo viene etichettato come “edema” e non causa dolori evidenti, al di là delle ripercussioni estetiche che può avere un problema di questo tipo, specie su di una donna, visto che può generare un rigonfiamento delle gambe e delle cosce. La presenza di segnali come questo rendono ancora più urgente una disintossicazione epatica.

Con un fegato intossicato si dimagrisce o si ingrassa ?

Dipende. Anche se è riconosciuto come l’aumento delle tossine nell’apparato epatico possa far ingrassare. Il soggetto tende ad accumulare chili di troppo e spesso ignora le cause. Succede così che si ritrovi ingrassato senza collegare questa circostanza all’aver mangiato di più. Può accadere persino che l’individuo, nella speranza di dimagrire, si iscriva in palestra o si dedichi a qualche attività sportiva, ma senza per questo ottenere dei miglioramenti evidenti.

Tutto questo potrebbe infatti dipendere dal cattivo funzionamento di un fegato e qualora non ce ne si accorgesse in tempo, il rischio sarebbe quello di accumulare tanto grasso, sempre più difficile da smaltire. La nostra alimentazione, anche quando non sembra particolarmente abbondante, potrebbe contenere dei cibi sbagliati, come nel caso di quelli contenenti dolcificanti artificiali. Altro modo semplice per aumentare il livello di tossicità all’interno del fegato è quello di abusare di farmaci, soprattutto ansiolitici. In tutti questi casi accade che le tossine non espulse sedimentino nei tessuti adiposi del corpo umano, provocando un aumento di peso, anche considerevole. Solo una pulizia corretta del fegato può consentire un ritorno al proprio peso forma.

Paradossalmente, se alcuni soggetti potrebbero registrare un aumento di peso, in altri si potrebbero verificare persino delle riduzioni dell’appetito. Nonostante tutto quello che potremmo pensare sull’argomento, percepire una costante nausea che ci terrà lontani da succulenti piatti non è mai cosa piacevole. Perdite improvvise di taglie e inappetenza potrebbero nascondere dei problemi più seri per il nostro fegato. Tra i sintomi più problematici vi è una febbre leggera, ma costante, che, assieme ad una difficoltà digestiva, che può sfociare nel vomito, segnala il cattivo stato di salute in cui si trova l’organismo.

L’alito cattivo può essere un indizio altrettanto valido ?

Assolutamente sì. Quando la puzza dell’alito non deriva dall’assunzione di un cibo specifico e perdura nel tempo, significa che qualcosa di cattivo sta accadendo al nostro interno. Anche se sarebbe più facile pensare che sia la bocca la fonte del nostro problema di alitosi, in verità potrebbe essere il fegato a condizionare in maniera negativa lo stato olfattivo del nostro fiato. Nel corpo umano ogni elemento è connesso l’un l’altro è non è difficile dimostrare che un organo come il fegato possa influenzarne altri. In caso di alito cattivo, causato da un fegato ingrossato perchè pieno di tossine, si parla di fetore epatico. Quando gli amici ci segnalano in più occasioni una fiatella sarebbe meglio non sottovalutare questo sintomo, perchè è uno dei primi che caratterizza un eventuale danno epatico e funziona da spia per eventuali azioni di prevenzione.

Le allergie possono essere annoverate tra i sintomi di un fegato che bisogno di depurarsi ?

Sì, perchè rappresentano la manifestazione più evidente di un fegato pigro e sovraccaricato. Quando il numero di sostanze che entrano nel sangue è eccessivo, l’apparato celebrale riconosce che si tratta di allergeni e rilascia anticorpi e sostanze chimiche come le istamine, che come conseguenza più diretta provocano eruzioni cutanee e pruriti su specifiche parti del corpo. Le aree più esposte alle allergie epatiche sono i piedi e le mani che, soprattutto di notte, sembrano peggiorare la propria condizione, al punto da causare insonnia nei soggetti afflitti da questo male.

Questo accade perchè un fegato debilitato non è più in grado di contrastare e quindi eliminare le molecole nocive che avranno quindi degli effetti negativi su di noi.

E’ vero che si diventa gialli quando qualcosa non va a livello epatico ?

Occhi e pelle giallastra sono evidenti segnali di ittero che, anche se non rappresenta una malattia, può marcare un male epatico, anche piuttosto evidente. L’accumulo di bilitulina è un effetto di questo malfunzionamento e non è altro che un pigmento giallo, generato dalla scomposizione di globuli rossi morti nel sangue.

Si può capire se il fegato è intossicato dal colore della pipì?

In linea di massima, sempre a causa dell’ittero, quando accumuliamo tossine nel corpo la nostra urina diventa molto più scura del solito, segno dell’alta concentrazione di birilubina. L’aspetto estetico però non deve spaventare più di tanto, perchè indica ugualmente che è in atto un tentativo di espulsione di queste sostanze tossiche da parte dei reni, ovvero un fatto assolutamente positivo. La pipì di un soggetto che ha raggiunto un’alta tossicità a livello epatico può risultare rosso scuro, sino ad arrivare a tonalità di marrone. Che la pipì cambi colore, a seconda di quello che mangiamo durante quella giornata, è piuttosto normale, i particolari che invece dovranno suonare come un campanello d’allarme sono:

  1. la incongruenza tra quello che assumiamo e il ripetersi di minzioni molto scure;
  2. il manifestarsi oltre alle urine più scure, di feci bianche o contenenti sangue.

Altro sintomo possibile : tanti lividi

Quando notiamo la presenza di ematomi non attribuibili a particolari circostanze come cadute o colpi subiti, potrebbe essere un effetto secondario di un risentimento del sistema epatico. Infatti ogni livido è l’effetto visivo di un danneggiamento di vasi sanguigni a cui un fegato in forma dovrebbe ovviare producendo proteine per la coagulazione del sangue. Quando l’organo epatico non è al 100% i vasi del sangue diventano più fragili e la presenza di lividi e forme di sanguinamento sottocutanee si fanno più diffuse. Il risultato di questa debolezza è l’emergere di tante ecchimosi e botte involontarie.

Quando si ha il fegato stanco ci si stanca di più

Si entra in uno stato di stanchezza cronica prolungato che non si può spiegare solo come l’accumulo di stress lavorativo o come l’effetto collaterale di relazioni sentimentali tumultuose che si ripercuotono sulla psiche quanto sul fisico. In molti di questi casi, il vero responsabile di questa fiacca, che ci impedisce di svolgere attività che sino a poco tempo prima reputavamo semplici, è ancora una volta il fegato. E’ lui l’organo capace di elargire energia al corpo, perchè in grado di trasformare glucosio in glicogeno e di farne delle scorte, in funzione di un uso successivo, quando ne avrà bisogno.

Cosa fare per curare un fegato malato?

Una volta constatato mediante analisi del sangue che nel fegato qualcosa non va, è importante offrirgli un periodo di riflessione, una vera e propria pausa da tutto quello che lo sta intossicando. L’apparato epatico vanta proprietà autorigeneranti ed è per questo che smettendo per 2 mesi di assumere alcolici oppure impostando una dieta sana, che escluda cibi spazzatura, è possibile ottenere risultati sorprendenti e recuperare gran parte della funzionalità di un fegato. Esistono ad esempio dei nutrimenti eccellenti, ideali per migliorare le prestazioni di uno degli organi più importanti che abbiamo.

cibi buoni per la salute epatica

Tra i cibi che fanno bene al fegato ricordiamo:

  • la curcuma,
  • ‘olio extravergine d’oliva,
  • il the verde,
  • verdura e frutta biologici.

Consigliamo pertanto di utilizzarli di frequente nella preparazione di gustose ricette, perchè in grado di scoraggiare la formazione di calcoli al fegato.

Ad ogni modo, la pratica del lavaggio del fegato è quella più indicata per riequilibrare le funzioni epatiche nell’organismo e cercare di recuperare una salute che ci sta sfuggendo di mano. Chi cura il fegato grosso è chi conosce molto da vicino la condizione di un fegato che punge o di un dolore intenso ad esso collegato. Guarda le foto delle tossine espulse attraverso le feci quando la stessa dottoressa Racanelli si è sottoposta ad un lavaggio completo e immagina come è realistico pensare di sentirsi molto meglio una volta allontanati dal corpo tutte quelle nocività.

Chi l’ha detto che chi visita il fegato di un malato non sperimenti in prima persona l’efficacia di una pulizia in caso di mal di fegato?

Si tratta di un atto di responsabilità da parte di una dottoressa che vuole sperimentare in prima persona che cosa andrà a fare sui suoi pazienti ed è per questa ragione che si sottopone più volte all’anno a questo sistema per disintossicare il sistema epatico.

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