Rimediare a una contaminazione da ascaridi

Rientrano nella famiglia dei vermi tondi ed hanno un aspetto ben riconoscibile. Si presentano come dei vermia lunghi e sottili, visivamente molto simili a degli spaghetti.

Il modo più facile per essere contagiati dagli ascaridi è quello di mangiarne le uova, spesso contenute negli alimenti. La difficoltà maggiore nell’individuare una contaminazione dai bianchi vermi di ascaridi è legata al fatto che può essere asintomatica.

Quando accade, un soggetto non ha la minima idea di stare male, non ricevendo alcun tipo di segnale da parte dell’organismo. Altre volte è più semplice capire che qualcosa non funziona, visto che il paziente malato potrebbe patire sofferenza, accompagnata da stati febbrili.

I sintomi più diffusi sono:

  • respiro sibilante,
  • mal di pancia,
  • sensazione di nausea e vomito

Nei casi più gravi, soprattutto se le vittime hanno meno di 15 anni, le conseguenze di un attacco massiccio di ascaridi potrebbero causare il blocco della crescita o un occlusione intestinale completa, provocata dall’ostruzione dei canali evacuativi, a causa della presenza imponenete di vermi sino all’ano.

vermi ascaris

Diagnosi

I dottori riconoscono la presenza delle uova da un’analisi delle feci del soggetto, prelevandone un campione e studiandolo in laboratorio. Altro sistema per riconoscere un malfunzionamento intestinale, derivato da colonie batteriche e vermi tondi bianchi, è possibile anche leggere l’iride. Se i vermi sono già maturi è possibile osservarli anche tramite ecografia.

In casi più rari, quando ormai ha raggiunto una diffusione tale da risultare evidente, si potrà accorgersi dei vermi quando i si soffia il naso, vista la loro capacità di risalire sino agli alveoli polmonari.

I farmaci più utilizzati per contrastare la proliferazione di ascaridi sono definiti antiparassitari. Tra i medicinali più noti ed efficaci per eliminare i vermi dall’intestino vi è il vermox in compresse. Trattandosi di medicine aggressive l’uso è consigliato solo nei casi più gravi, visto che l’idrocolonterapia risulta un trattamento altrettanto valido, ma che presenta meno controindicazioni.

Diffusione della malattia

Gli ascaridi si riproducono più facilmente in presenza di poco igiene e in zone più calde. Non è un caso se grandi epidemie di ascaridi si segnalano in aree tropicali o comunque vicine a questa fascia climatica. La trasmissione della ascaradiasi si genera quando si assumono alimenti contaminati da uova di ascaridi.

Una lattuga coltivata in un terreno fertilizzato con fogna o in cui sono presenti feci umane o animali, se non viene pulita con attenzione, prima di essere ingerita, potrebbe rappresentare il veicolo attraverso cui le uova di ascaridi si insinuano in un organismo sano. Le uova di ascaris sono infatti molto resistenti e vivono a lungo nel terreno, aumentando i rischi di contaminazione in tutti quei campi che in inverno non subiscono gelate.

Se per qualche ragione introduciamo nel nostro corpo le uova di ascaridi, dopo un po’ di tempo, queste si schiuderanno. Dalle uova infatti escono delle larve bianche potenzialmente pericolose, in grado di indebolire il nostro apparato intestinale.

Le larve di ascaridi hanno una capacità motoria autonoma e riescono così a spostarsi dall’intestino tenue sino ai polmoni, sfruttando il torrente ematico e i vasi linfatici. Una passa raggiunto il plesso polmonare, si dirigono verso gli alveoli, risalgono il tratto respiratorio, entrano in gola e vengono nuovamente ingeriti. Il verme cresce nell’intestino tenue dove matura sino a raggiungere le dimensioni di 50 centimetri di lunghezza e ben mezzo centimetro di diametro!!

La grandezza media di questi vermini intestinali si attesta sui 20 centimetri. Un verme completa il suo ciclo di maturità nell’arco di 90 giorni, durante i quali debilita il soggetto, avvilendolo anche sul piano psicologico.

Si rischia di avere dei veri e propri mostri, tra le pareti intestinali ed anche di convivere con loro per molto tempo, se non decidessimo di curarli. I vermi di ascaridis possono sopravvivere in un corpo, alimentati da cibi di cui vanno ghiotti, sino a 24 mesi, adattandosi perfettamente agli orari di pranzo, cena e colazione.

Se non combattiamo prontamente questi vermi dell’uomo rischiamo di generare dei continui focolai e di sviluppare questa specie all’infinito, visto che una volta nel corpo, sono in grado di depositare ulteriori uova, che verranno successivamente trasportate mediante le feci e quindi rilasciate nel terreno, dando vita ad un nuovo ciclo infettivo, se assunte da un altro soggetto.

Come prevenire la diffusione dei vermi

Per scongiurare i rischi di far entrare ascaridi nel corpo sarà bene sbucciare tutte le verdure e la frutta che metteremo in tavola, soprattutto se non conosciamo l’origine della coltivazione o abbiamo il sentore che vengano impiegate come fertilizzanti naturali le feci umane.