Imparare a deglutire bene grazie alla dentosofia

L’ortodenzia olistica spiega gli effetti positivi di un attivatore polifunzionale dentale, non solo sulla salute della bocca, ma su tutto l’organismo.

Il primo movimento che eseguiamo alla nascita è la deglutizione. L’essere umano inizia a deglutire a partire dalla tredicesima settimana di vita intra uterina. Quando ci troviamo all’interno della pancia di nostra madre la deglutizione non è funzionale al processo alimentare, ma ricopre altre funzioni, ugualmente importanti.

La deglutizione, in questa fase, serve attivare la muscolatura facciale e condizionerà enormemente la formazione delle ossa del corpo. Sempre durante la fase prenatale, produciamo circa 1,5 litri di liquido amniotico ogni giorno, contribuendo alla formazione dell’apparato renale e alleniamo la lingua per circa 6 mesi all’azione che ci consentirà di sopravvivere di lì a poco: l’allattamento.

Il gesto a cui noi attribuiamo il significato reale di “deglutizione” viene però imparato solo dopo la nascita, anche se esistono dei fattori che lo possono alterare. Una condizione molto pericolosa potrebbe verificarsi a seguito di un trauma subito al momento del parto o di altre condizioni anomale come l’assunzione di latte artificiale, la cattiva abitudine di tenere un dito in bocca o il ciuccio per troppo tempo o anche dei problemi anatomici, come un frenulo della lingua assai ridotto, rispetto alla media.

Questi fattori condizionano negativamente il comportamento della lingua che, anzichè esercitare una pressione sul palato, fa leva su altre zone del cavo orale.
Si noti come gli esseri umani deglutiscano tantissime volte al giorno, tra le 2500 e 3000 volte ogni giorno. Immaginiamo quale forza possa esercitare una lingua che preme su zone della bocca, anzichè restare ferma sul palato. L’energia sprigionata dai muscoli linguali è tale da poter realizzare molti danni, impedendo a tutti i denti di svilupparsi adeguatamente, come invece dovrebbero.

Il rischio più evidente è che se la lingua andasse a spingere da altre parti la nostra dentatura ne potrebbe risentire moltissimo, al punto da deformarsi, sino a influenzare il nostro aspetto fisico.
Non si tratta però di un mero capriccio estetico, visto che una corretta deglutizione può condizionare la nostra salute complessiva. Il punto esatto su cui dovrebbe pigiare la nostra lingua è un punto preciso, visto che vi sono presenti dei recettori in grado di armonizzare i muscoli della schiena e garantire maggiore equilibrio alla nostra struttura vertebrale.

Di conseguenza, i soggetti che non compiono una buona deglutizione potrebbero risentire di dolori nella postura. Nello stesso punto del palato inoltre vi è un nervo che, se massaggiato adeguatamente dalla lingua, fa sì che alcuni nuclei, presenti nel nostro sistema nervoso, producano più neuromediatori, migliorando i nostri collegamenti logici e infine il nostro ragionamento.
Volendo riassumere questo meccanismo potremmo dire che:

“Quando deglutiamo bene, ragioniamo meglio”

La mappa dei denti ci può rivelare molto, non solo sulle carie e gengivite, ma anche sullo stato di salute di ognuno di noi ed è per questo motivo che approcciarsi a questa disciplina può apportare molto giovamento. Anche la medicina cinese è grande sostenitrice della dentosofia, considerata la presenza di 2 meridiani che arrivano giusto in corrispondenza dell’apparato orale:

  • il vaso governatore, che arriva sino a metà del labbro superiore;
  • il vaso concezione, che arriva sino a metà del labbro inferiore.

Questi 2 meridiani si ramificano nella lingua e nel palato ed è per questo che posizionando in maniera congrua la lingua sul palato possiamo favorire una valida circolazione energetica, come auspicato dalla medicina cinese, ma anche il pilates e alcuni tipi di ginnastica. Allora perchè non sperimentare i vantaggi di utilizzare un apparecchio di dentosofia anche qui in Italia? Dopotutto i bambini occidentali, a causa di un’alimentazione spesso errata e abitudini poco sane come giocare playstation soffrono più di problemi alla dentatura e gengive.

A che cosa serve un attivatore dentale ?

E’ un ottimo metodo per rieducare la bocca a deglutire. Questo strumento ha una specifica forma che servirà per guidare la lingua sul palato, grazie anche alla presenza di una pallina che provvederà a riportare la lingua nella giusta posizione, con effetti positivi su tutto il corpo. Sarà sufficiente eseguire una serie di morsi per far bene ai denti e a tutto l’organismo; dobbiamo solo imparare a farli e per questo servono dei medici abilitati a questa terapia e molta pratica per rendere questo mordere un gesto naturale.

L’uso dell’attivatore plurifunzionale dentale

Molte persone hanno paura di sperimentare i vantaggi della dentosofia perchè temono eccessive dosi di salivazioni, ma assicuriamo che non si tratta di nulla di trascendentale e basterà abituarsi alla situazione per eseguire gli esercizi senza grande disagio. Esiste un modo corretto di utilizzare l’attivatore per denti e questo consiste nell’appoggiare il dorso della lingua contro il palato, stringere i denti e chiudere la bocca. Si dovrà raccogliere la saliva nella parte finale della bocca e quindi deglutire.

Esercizi da fare in caso di muscolo mentoniero iperattivo

I soggetti che soffrono di questo problema orale dovranno svolgere degli esercizi per lo sviluppo della muscolatura labio-mentoniera. I 2 migliori medoti per superare questa problematica sono 2 :

  • l’esercizio della scimmia: prevede il posizionamento della lingua all’esterno della dentatura inferiore, mantenendo la bocca ben chiusa. A questo punto si cercherà di andare quanto più in basso possibile, scandagliando tutta l’area sottostante gli incisivi, da sinistra verso destra.
  • La tecnica delle bolle: prevede la creazione di aria nella bocca e di spingerla verso il basso, sino a gonfiare l’area del mento. Ripetere questa operazione più volte e senza fretta. Più lento sarà il movimento delle bolle d’aria, maggiori saranno i benefici a livello di riarmonizzazione orale.

Quali esercizi svolgere in caso di labbra atoniche?

La tecnica migliore in questi casi è quella del “cucchiaino“. Consiste nell’inserire un cucchiaino da caffè in bocca con la parte concava rivolta verso il palato e di stringerlo tra le labbra, nel tentativo di mantenerlo in equilibrio, per una durata di almeno 15 secondi.
Ripetere l’operazione più volte durante l’arco della giornata, in modo tale da prendere dimestichezza con questo movimento.

Se cercate informazioni sui medici abilitati a questo tipo di trattamento e su come curare i denti potete contattare la dottoressa Racanelli, che in prima persona, ne sta facendo sperimentando questa esperienza i benefici ad essa collegati, esprimendo un’opinione assai positiva. Presto pubblicherà le foto del “prima e dopo” ed ognuno di voi potrà esprimere il proprio giudizio.

L’ortodonzia olistica può aprire delle porte inesplorate e aiutare a stare meglio, serve solo un po’ di coraggio e cambiare il proprio punto di vista, imparando che un dentista non è l’unico professionista in grado di guarire i vostri denti.