
Le 100 sfumature di iride dell’occhio
L’iride costituisce la sezione colorata dell’occhio. E’ situata tra la cornea e il cristallino ed è caratterizzata da una parte rotonda più centrale, denominata pupilla. Quando si parla di occhio non si allude soltanto al muscolo ciliare, che permette la regolazione della convessità dei cristalli degli occhi, ma anche a un sistema muscolare di dimensioni estremamente ridotte, ma assai sofisticato e preciso, che consente la dilatazione delle pupille.
Grazie a questo sistema, l’iride dell’occhio umano può tollerare e quindi gestire adeguatamente la quantità di luce che entra nel bulbo oculare. Ogni individuo dotato di una struttura dell’occhio sana e allenata, riesce così a vedere gli oggetti e le persone sia in condizioni di luminosità acuta che in situazioni meno illuminate (durante la notte).
Tutti i colori dell’iride
E’ la quantità di granuli di colore presente nell’iride a stabilire la colorazione finale del soggetto.
Molte volte il colore delle iridi dipende da alcuni fattori “oggettivi”, come:
- i geni della persona; se nel patrimonio genetico del soggetto, i genitori o i nonni avevano gli occhi chiari, è probabile che questa tonalità di pigmenti, più tendenti verso il verde o l’azzurro, caratterizzino anche le informazioni presenti nei suoi cromosomi.
- La pelle; è più probabile che soggetti con la pelle più scura, ovvero individui che hanno una quantità maggiore di melanina sulla cute, vanteranno occhi nocciola o comunque scuri e più di rado occhi colorati di toni verdastri o azzurrini.
- I capelli; come appena descritto sopra, le persone con una chioma bionda, con tratti somatici “nordici”, saranno più portate ad avere pigmenti oculari chiarissimi, a volte con la presenza di parti gialle.
L’iride e gli occhi sono purtroppo molto esposti a malattie, perchè risultano assai sensibili all’ambiente e piuttosto esposte all’azione di agenti esterni. La più comune irritazione di questa importantissima parte dell’occhio si chiama irite. Alcune volte, questo tipo di irritazione oculare può diventare talmente grave da formare un tumore dell’iride. Quando questo accade, oltre ad un pericolo abbastanza evidente ed uno stato di agitazione in cui entra il paziente, vi è il serio rischio che si tratti di un melanoma.
Al di là di queste patologie che possono riguardare un po’ tutte le parti dell’occhio, di cui ci occuperemo successivamente, analizziamo le possibilità cromatiche principali che caratterizzano la natura delle iridi.
Castane
Si tratta di occhi color caffe, oppure nocciola o castagna. In questi casi gli individui posseggono grandi quantitativi di melanina, tutta concentrata nella parte anteriore dell’iride, che servirà per assorbire grandi quantità di luce, soprattutto quelle con lunghezza d’onda minore rispetto al marrone.
Ambra
Le iridi ambrate hanno un tono di colore compreso tra il giallo e il rosso ed elementi molto vicini al “rame”. Si tratta di un castano decisamente più chiaro, grazie alla presenza di un pigmento giallognolo, detto lipocromo. Non è un caso se questo stesso elemento è presente in chi ha l’iride verde e se i soggetti con gli occhi ambra, sotto l’azione dei raggi solari estivi, possono ingannare l’occhio di chi li guarda, facendoli sembrare più chiari del solito.
Nocciola
Si tratta di un colore degli occhi molto difficile da spiegare dal punto di vista genetico, perchè una perfetta combinazione tra il giallo, il verde e il castano. A volte più che di un colore uniforme, le persone con iridi nocciola, mostrano delle parti ben distinte e zone di colori assai definite, a seconda del lato della pupilla.
Verdi
Sono i tratti iridologici tipici di un occhio con basse percentuali di melanina. La perfetta via di mezzo tra il tono castano e azzurro (verde più scuro) o il castano e il grigio (verde più chiaro).
Azzurre
Le iridi color azzurro hanno anche loro scarse quantità di melanina, nella zona più superficiale. Questo bellissimo colore si forma grazie allo stroma, ovvero un tessuto trasparente composto in parte di collagene. Esso si interpone infatti tra la luce, quando questa si riflette dall’epitelio dell’iride verso l’esterno. In tal modo, la luce si piega quando colpisce il collagene, riflettendo il colore blu chiaro.
Grigio
Anche in questo caso la spiegazione del manifestarsi di questa colorazione all’interno dell’iride dell’occhio dell’uomo non è certa. Considerando però quelle che sono le due teorie più accreditate che spiegherebbero il perchè un soggetto possa avere gli occhi grigi, possiamo ugualmente avere un’idea a proposito. Ci sono scienziati convinti che sia a causa di uno stroma irideo, composto da grosse quantità di proteine, ma altri che invece sostengono sia legato ad un differente proporzione di melanina nell’iride. In entrambi i casi, nessuna teoria genetica ha fatto mai chiarezza a riguardo.
Occhi particolari
Le diverse combinazioni di lipocromo possono generare anche colori degli occhi più rari. Si tratta di iridi che difficilmente passano inosservate e che suscitano sempre parecchia curiosità. La miscela dei pigmenti è una pratica naturale e trasforma uno sguardo quasi comune in incantevoli occhi dalle sfumature più varie.
Parliamo di occhi verdi marroni a volte più seducenti di iridi chiare o di occhi nocciola che cambiano colore, a seconda della luce del sole. Quando però i colori sono eccezionalmente “strani”, si potrebbe trattare di un cattivo funzionamento di qualcosa all’interno della membrana media dell’occhio con l’iride e occorrebbe “vedere da vicino” di che cosa si tratti. La funzione dell’iridologa in fondo è proprio questa, perchè in grado di decifrare quelli che sono i cambiamenti anomali di colore negli occhi.
La disciplina dell’iridologia sottolinea la funzione diagnostica dell’analisi iridologica nei confronti di tantissimi disturbi e patologie che, prima di manifestarsi direttamente, comunicano le prime avvisaglie attraverso trasformazioni cromatiche su l’iride. I professionisti che operano in questo settore sanno benissimo come leggere l’iride dell’occhio e quali consigli fornire, anche in termini di giusta dieta da seguire per riequilibrare l’organismo. Se sei interessato a ricevere altre informazioni su questo lavoro e vuoi sapere l’iridologo cosa fa ti suggeriamo di leggere l’apposita sezione, presente nel sito.
Capitolo a parte vanno considerati quei pazienti che hanno l’eterocromia, ovvero due bulbi oculari con colori differenti. Le persone con questa caratteristica presentano solitamente un fascino irresistibile nello sguardo. Gli esempi più famosi di personaggi dello spettacolo con questo “piacevole difetto” agli occhi sono il compianto David Bowie, il cantante Johnny Dorelli (di cui spesso si vocifera una strana malattia), la sempre bellissima Dani Moore. Il fatto che meno di una persona su 100 abbia gli occhi di differente tonalità rende queste persone un po’ speciali e particolarmente sensuali.
Chiedete alla splendida Mila Kunis se avrebbe potuto raggiungere lo stesso successo anche senza essere un’attrice senza eterocromia. Si parla comunque di un aspetto che appartiene ad un fenomeno più ampio, detto mosaicismo cromatico. La natura è ricca di esempi di animali caratterizzati da questo mosaico cromosomico in cui un soggetto presenta un doppio patrimonio genetico ben distinto e osservarli rende ancora più magica la vita su questo pianeta.
Tra le “stranezze” delle iridi vanno citate anche le macchie nell’occhio che, a seconda del caso, rappresentano sia una peculiarità estetica, nel volto di una persona, che il segnale di una malattia.
Sei curioso di farti leggere le iridi ?
Anche se le statistiche dimostrano come oltre la metà della popolazione mondiale possiede gli occhi marroni e meno del 3% gli occhi verdi, non sono rari i casi in cui gli esseri umani presentano iridi a dominanza gialla, viola o persino rossa ( diffusa tra gli albini). Anche le colorazioni chiare delle superfici iridee sono meno diffuse, anche qui in Europa, esistono zone geografiche dove rappresentano ampie fasce di popolazione.
E’ il caso dell’Ungheria, in cui le iridi verdognole caratterizzano oltre il 22% degli abitanti o dell’isola più a nord d’Europa, ovvero l’Islanda, in cui la percentuale di persone con occhi chiari di questo tipo raggiunge l’80%. Altri casi rari sono quelli di persone con iride completamente nera, come avviene nei grilli, in cui il confine tra pupilla e iride è difficilissimo da riconoscere. Si parla dell’1% degli esseri umani presenti sulla Terra, quasi tutti provenienti dal continente africano.
Tornando al titolo di questa sezione, gli esseri umani con gli occhi giallo uovo non vanno confusi con coloro i quali presentano colorazioni canarino, unite a pigmenti prevalentemente marroni, ambra o verdi. Parliamo di iridi distintamente gialle, di tono cromatico assai vicino allo zafferano. Sono gli estoni e gli sloveni i soggetti che in Europa mostrano più spesso esempi di questo tipo.
Alludiamo a chi possiede le iridi giallastre e non la sclera di questo colore che generamente indicherebbe il sintomo principale dell’ittero, seguito dal manifestarsi di una tonalità giallognola anche sulla cute. In altri casi, si potrebbe spiegare il perchè alcune persone hanno gli occhi gialli, con un invecchiamento del corpo di un fumatore e con il conseguente idebolimento dell’apparato epatico o la progressiva riduzione della capacità elastica della vescica.
L’iride e le altri parti dell’occhio
Quando studiamo l’anatomia del corpo umano è impossibile rimanere indifferenti di fronte al funzionamento del bulbo oculare. Grazie ad una struttura praticamente perfetta, costituita da muscoli, nervi ottici e altre parti di cui parleremo a breve, è possibile decifrare la realtà e costruirci un nostro personale punto di vista sulle cose e sui fenomeni che accadono nel Mondo.
Il lavoro congiunto di tutte le parti dell’occhio consentono non solo di far funzionare quel senso chiamato “vista”, ma anche di comunicare in maniera puntuale una serie di informazioni sulla realtà che ci circonda, direttamente al cervello.
La pupilla. Costituisce quel buchino nero al centro dell’iride. Possiede qualità tali da ritirarsi e ingrandirsi a seconda della luminosità dell’ambiente. Va da sé che, in caso di buio, la pupilla si dilaterà aumentanto il suo diametro, in caso di forte luce, si contrarrà, diventando molto piccola.
Il cristallino. Serve per dare nitidezza alla luce che raggiunge la retina. E’ quella parte degli occhi che ha il compito di mettere a fuoco le immagini, grazie alla sua particolare forma a lente biconvessa. Si tratta di un elemento indispensabile per vedere bene ed ogni suo piccolo danneggiamento corrisponde ad una grave carenza visiva.
L’iride. Disco membranoso con un diametro variabile, la cui misurazione risulta importante per la scelta delle lenti a contatto. La dimensione media delle iridi è di 10-12 millimetri. E’ la muscolatura dell’iride a determinare la modifica del diametro della pupilla, a seconda dei raggi luminosi che agiscono in quel contesto.
Nervi ottici. Necessari per dirigere gli impulsi nervosi dei bastoncelli e dei coni verso l’apparato celebrale. Questa comunicazione avviene sotto forma di segnali elettrici che il cervello centrale decifrerà e utilizzerà attraverso la vista.
La cornea. Funge da scudo per il preziosissimo cristallino e garantisce il passaggio di energia luminosa sull’iride.
La retina. Costituita dall’insieme di coni e bastoncelli permette di ottenere dati su nitidezza e colore. I bastoncelli sono fotorecettori e raggiungono un numero superiore alle 130 milioni di unità, ma è merito dei coni se riusciamo a distinguere chiaramente i colori degli oggetti attorno a noi. Non è un caso se i soggetti daltonici hanno difficoltà della vista, a causa di alterazioni dei coni. Tutte le informazioni percepite dalla retina circa la luminosità saranno poi inviate al nervo ottico e saranno analizzate attraverso il sistema parasimpatico.
Malattie e disturbi dell’occhio
I nei oculari sono facilmente tenuti sotto controllo da un oftalmologo. Non bisogna preoccuparsi se a questo tipo di manifestazioni non sono associati dei sintomi piuttosto allarmanti, come nel caso di fuoriuscita di liquido dall’iride. In generale basterà tenere sotto controllo la sua evoluzione, ma mantenere il controllo del sistema nervoso, considerato che, nella stragrande maggioranza dei casi si tratterà solo di una più elevata concentrazione di melanociti, tale da apparire come nei.
Le probabilità che muti la sua natura in melanoma dell’occhio sono basse,ma non per questo dovranno essere sottovalutate. Bisognerà fare attenzione che il neo nell’occhio sinistro non cambi per forma e colore nel corso del tempo. Qualora questo avvenisse, bisognerà recarsi da un esperto ed eventualmente rimuoverlo chirurgicamente.
Delicata come un’iride
Esistono delle situazioni sconvenienti in cui bisogna essere molto attenti alla condizione delle proprio iridi, onde evitare che piccoli traumi degenerino in problemi oculari più seri o vere e proprie patologie. La iridodialisi postraumatica, meglio nota come il sollevamento dell’iride dall’occhio, è un avvenimento, per quanto spiacevole, sempre ugualmente curabile mediante un sapiente bisturi chirurgico.
Lo spostamento dell’iride, generalmente corrisponde ad un’inclinazione del cristallino e può essere causato da un incidente sportivo, come ad esempio uno scontro frontale tra un attaccante di calcio ed un portiere in uscita dalla proprio area di rigore. Il giramento cristallino rappresenta una tra le lesioni oculari traumatiche più diffuse tra i giocatori di NFL, nonostante l’obbligo di indossare un caschetto che attutisca la violenza degli scontri tra gli atleti che praticano hockey.
Tra le categorie più sensibili agli…occhi non vi sono soltanto gli sportivi.
Anche gli operai che lavorano il legno o i fabbri che utilizzano la fiamma ossidrica, senza le dovute protezioni, sono invece più esposti alle abrasioni corneali, ovvero a più o meno piccoli tagli dell’iride e a ferite della cornea degli occhi.
Ad ogni modo occorre essere molto attenti e proteggere l’area oculare con molta premura, consapevoli dell’elevato numero di danni che possono provocare anche dei piccoli organismi come i batteri, basti pensare alle conseguenze a cui potrebbe portare una congiuntivite curata male.