I vantaggi della colonscopia virtuale rispetto quella classica
Si tratta di uno strumento molto utile per fornire informazioni sullo stato di salute del colon. Si basa sulla produzione di una scansione in 3d dell’apparato intestinale, del tutto simile a quello che si avrebbe sottoponendosi ad una colonscopia classica. In questo caso però, attraverso l’ausilio di un software per l’elaborazione d’immagini, non sarà necessario alcun sondino endoscopico.
Anche se l’opinione distorta di alcune persone continua a reputare questa metodologia virtuale un’alternativa alla colonscopia convenzionale, sfatiamo subito questo convincimento, visto che il sistema computerizzato può essere considerato complementare e persino più efficacie di quello tradizionale, per delle ragioni che spiegheremo più avanti.
Quanto dura
La durata di questo esame non invasivo è inferiore ai 30 minuti, ovvero un periodo di tempo decisamente inferiore a quello necessario per una tomografia computerizzata, detta comunemente TC o TAC. Il medico che realizza la TAC virtuale riuscirà ad ottenere delle immagini in real time sulla condizione delle pareti intestinali, garantendo un’analisi più puntuale e veloce, senza per questo risultare meno completa.
Sotto alcuni punti di vista, la qualità della colon scopia virtuale con tomografia assiale tramite computer è anche superiore rispetto a quella raggiungibile con un tradizionale esame endoscopico, che preveda l’introduzione rettale di una sonda. Un’altra buona notizia quindi: non è un esame lungo.
Vantaggi rispetto al metodo non virtuale
Quando il tubo flessibile viene introdotto per via anale, qualora l’operatore non fosse preparato e delicato, tale operazione potrebbe risultare molto dolorosa. La paura che i pazienti hanno per questo tipo di controllo del colon è giustificata da esperienze pregresse di persone, spesso riportate sui forum di medicina, traumatizzate a causa di una sonda che sembrava, ad ogni curva del tubo digerente, di dover perforare la pelle. Chi l’ha fatta si è sempre trovato bene e chi aveva già sperimentato la metodologia “più fisica”, convenzionale, sostiene il linea di massima, di essersi trovato meglio.
Ad ogni modo, si assicura che l’endoscopio nell’orifizio anale non è poi così difficile da sopportare se si assume un sedativo o se ci si affida ad un centro specializzato di comprovata esperienza.
Inoltre, altro vantaggio a favore della metodologia virtuale è quello di ovviare a degli ostacoli di natura fisica che spesso impediscono alla sonda di esplorare adeguatamente tutti gli spazi del colon.
Qualunque disturbo o infiammazione apparità evidente sul monitor di un computer, grazie ad una sonda superficiale in grado di raggiungere ogni cavità rettale, senza causare dolori o imprecisione d’analisi.
Chi si dovrebbe sottoporsi all’investigazione virtuale del colon
Tutte le persone che hanno compiuto il 55 esimo anno di età, con maggiore attenzione per tutti quei soggetti che posseggono in famiglia dei casi di carcinoma intestinale o che hanno già mostrato in passato la presenza di polipi nell’intestino. Questa categoria di individui, stando alle statistiche, avrebbe circa il 30% di possibilità in più di manifestare un tumore colon-rettale e, di conseguenza, avrebbe maggiori possibilità di curarlo, qualora si sottoponesse ad un diagnostico nel minor tempo possibile. In queste specifiche condizioni, di alta incidenza tumorale a livello famigliare, il ministero della salute consiglia di sottoporsi a questi controlli una volta ogni 5 anni.
Effetti collaterali
Non vi è nessun problema nel sottoporsi ad un’indagine endoscopica virtuale, salvo il timore infondato, spesso rivelatosi nei pazienti, che si tratti di un controllo che fa male e le cui radiazioni possono essere molto dannose per l’organismo, oltre che per la flora batterica. Si tratta semplicemente una delle tante fandonie che girando su internet, visto che l’unico effetto negativo lo si ha soltanto nel caso in cui a sottoporsi ad una colonscopia virtuale fosse una donna gravida. Sappiamo bene come i raggi X di una Tac possono indebolire il feto nella pancia, in piena fase di formazione. Questo discorso, di conseguenza, vale anche per gli effetti controindicati della colonscopia di tipo virtuale nel caso di donne incinta, a cui sconsigliamo vivamente di scegliere questo strumento di diagnosi. Tutti gli altri tipi di pubblico tollerano invece benissimo questa pratica e sono tantissime le esperienze di cura, svolte tramite un software capace di guardare accuratamente quello che accade all’interno del colon, senza la necessità di introdurre nel corpo alcuna telecamera, più o meno invasiva.
Unica accortezza: la preparazione all’esame
Perchè uno studio virtuale del colon possa essere svolto in maniera impeccabile e le immagini di quello che accade dentro il tubo rettale risultino nitidamente sul monitor collegato con il personal computer, bisognerà “ripulire il colon” di tutte le scorie alimentari che inficerebbero i risultati del test endoscopico.
Per ottenere una colonscopia efficacie, sia nel caso di quella tradizionale che in caso di quella virtuale, i professionisti di questo settore medico suggeriscono di seguire una dieta purificatrice, in fase di preparazione. Per ripulire il colon e consentire una veduta più chiara attraverso pc, converrebbe seguire un regime alimentare genuino ed evitare alcuni cibi, decisamente negativi per “vedere” quello che accade tra le pareti intestinali.
Dovendo “arrivare immacolati”, sotto il profilo gastrico, incominceremo a fare attenzione a quello che immetteremo nel corpo, a cominciare da 3 giorni, prima della data dell’appuntamento.
Tra le pietanze da non mangiare, segnaliamo: caffè, frutta secca, pasti con farina integrale, cavoli e broccoli e burro.
Alcuni endocrinologi sono soliti consigliare il digiuno assoluto, a partire da 6 ore prima dell’orario della visita. Bisognerà arrivare nel centro specializzato in colonscopia virtuale ben 3 ore prima, in modo tale da bere la soluzione di acqua, a cui verrà aggiunta la giusta dose di Gastrofrafin, necessario per liberare completamente il colon. Quello che avviene lo si può immaginare, visto che l’unico effetto realmente collaterale di questa pratica è proprio quello di vivere atroci scariche di diarrea, necessarie per ripulire l’area gastrica.
Eppure non si tratta dell’unico metodo per lavare intestino, visto che sottoporsi ad una visita d’idrocoloterapia sarebbe decisamente più utile ed eviterebbe questa spiacevole sensazione legata ad una dissenteria non controllata. Pulire l’intestino con la una valida colon terapia potrebbe rappresentare una soluzione più “sostenibile” per prepararsi adeguatamente ad una visita di colonscopia.
Costo
Il prezzo di una visita presso un centro specialistico è di circa 250 euro. Si ricorda però che la passa la mutua e che quindi il costo del servizio risulta più basso, perchè defalcabile dalle spese mediche e quindi recuperabile dalle tasse. Questo tipo di convenzioni permettono di risparmiare un bel po’ di soldini a fine anno, proprio come accade anche con il lavaggio intestinale presso un centro autorizzato che, anche se non prevede un ticket ospedaliero, può essere calcolato dai liberi professionisti, come spese di carattere medico. Sapere quanto costa dipenderà quindi dalle convenzioni regionali vigenti e dal proprio reddito d’appartenenza.
Dove si fa può fare una colonscopia virtule?
Di sicuro in tutte le più grandi città italiane avremo dei centri specializzati, con personale qualificato, di buona preparazione, in grado di rendere attendibili i risultati di un’analisi diagnostica. Seguire le indicazioni dei dottori che operano in queste strutture sarà essenziale per risolvere e affrontare nel giusto modo il disturbo dell’intestino che vorremmo curare. A tutti gli utenti che ci chiedono dove farla in Puglia, assicuriamo che è possibile certamente eseguirla a Bari, come in tutti i capoluoghi di Regione, come Torino, Milano, Roma e tutti gli altri a seguire. Non abbiate paura di non poter sottoporvi ad una colon scopia virtuale, perchè si tratta di qualcosa di abbastanza diffuso, perchè universalmente riconosciuto come un metodo valido. Tra le strutture ospedaliere più blasonate d’Italia, ricordiamo quella dell’Evangelico di Genova.
Che cosa cura?
Questa attività medica non ha lo scopo di curare, bensì quello di diagnosticare dei mali, dai quali si potrà successivamente guarire, soltanto seguendo dei metodi terapici veri e propri, come diete personalizzate, lavaggi di idrocolon e tanto altro ancora. Non ci stancheremo mai di ripetere come un aspetto fondamentale della nostra esistenza dovrebbe essere quello della prevenzione della malattia. Questo fine dovrebbe essere il risultato di un’alimentazione sana, ricca di verdure e povera di grassi di origine animali e frittura, in cui cercheremo di limitare il più possibile il consumo di bevande contenenti alcool. A contorno di questo equilibrio a tavola, dovremmo impegnarci in una quotidiana attività di sport all’aperto.
Ritornando sul tema dell’articolo, per maggiore completezza sull’argomento, sottolineiamo come la colonscopia si rivela estremamente utile per verificare l’effettiva presenza di specifici problemi dell’apparato intestinale come:
- diverticoli
- morbo di chron
- emorroidi
Specifichiamo come tra le conseguenze indirette di sottoporsi a questo test endoscopico virtuale vi sarebbe quello di dimagrire. Riuscire ad identificare in anticipo lo sviluppo di malattie intestinali consente di risolvere pericolose situazioni di intolleranze alimentari, causa spesso dell’accumulo di chili di troppo nell’organismo.