
Quali sono gli alimenti senza fibre ?
Le fibre sono sostanze che si trovano naturalmente nelle piante e quindi nella frutta, ma anche verdura e grano. Seguire un regime alimentare con un limitato apporto di fibre dietetiche significa nutrirsi con cibi con poche fibre, allo scopo di rallentare i movimenti peristaltici.
Le persone che hanno bisogno di una dieta senza fibre sono soggetti che di solito hanno difficoltàdi digestione, associata a qualche problema intestinale. Ad esempio, dovrebbero assolutamente evitare di mangiare pasti ricchi di fibre dietetiche tutti coloro i quali soffrono di intestino irritabile e Morbo di Crohn, ma anche diverticolite. Si tratta di malattie insidiose e debilitante che, nel caso in cui il paziente non dovesse seguire con attenzione la lista dei cibi proibiti, potrebbe andare in contro a situazioni molto pericolose.
Nel caso specifico di persone afflitte da Crohn o da forme di colite ulcerosa molto acuta, mangiare un elevato quantitativo di fibre significherà, molto probabilmente, andare in contro ad un intervento chirurgico di colostomia.
In caso non si tratta di disturbi così gravi, potrà essere sufficiente seguire menù con poche fibre per periodi di tempo più limitati e quindi evitare di mangiare alimenti iperfibrosi per qualche settimana, giusto il tempo sufficiente per regalare al proprio intestino un po’ di tregua, aiutandolo a recuperare energie utili per i processi digestivi. Nelle situazioni più gravi sarà invece doveroso intraprendere una dieta senza scorie.
Le difficoltà per chi segue una dieta senza fibre
L’ostacolo maggiore per chi è costretto a questo tipo di rinunce a pranzo e a cena è quella di abituarsi a sentirsi sazio. L’assoluto divieto di lieviti e farinacei mette in crisi un paziente che, abituato ad un regime alimentare che facilmente riempiva lo stomaco, potrebbe convincersi di avere sempre fame.
Il rischio è che perda la pazienza e trasgredisca inserendo nel menù del giorno quello che non potrebbe o che mangi troppo e fuori pasto. In entrambi i casi sarebbe dannoso per l’intestino e le conseguenze psicologiche, legate ad un soggetto frustrato perchè insoddisfatto, non tarderebbero a farsi sentire.
Altro problema potrebbe essere quello di accentuare una stitichezza di fondo, perchè la mancanza di fibre nella cacca rischierebbe di indurirle e di rendere più complicata la fuoriuscita dal retto. Per ovviare a questo, il primo passo da fare è quello di aumentare contemporaneamente l’apporto di liquidi, anche per scongiurare il rischio di emorroidi.
Alcuni problemi in più li hanno i vegani a cui, quando si devono sottoporre a colonscopia, viene consigliato loro di seguire una specifica dieta senza fibre e quindi di fatto senza verdure. Non mangiando proteine animali, la prima cosa con cui potrebbero sostituire questa mancanza è il seitan, ma i dottori non hanno quasi mai animo vegan e difficilmente lo consigliano.
Di conseguenza, rimediano quasi sempre su patate bollite e lenticchie rosse decorticate, accompagnando il tutto con del riso brillato e nei casi dei palati più raffinati, centrifugando dei germogli di soia.
Evitare le fibre
Scongiurare che il corpo assimili grandi quantità di fibre non è molto facile, visto che un po’ tutti i piatti italiani contengono questi elementi. Basta leggere questo breve elenco per avere un quadro generale su cosa non si potrà mangiare quando si dovrà seguire una dieta povera di fibre.
Sarà il caso di dire addio a :
fritture , causa di irritazione dell’intestino
legumi, a causa dell’impossibilità di rimuoverne la buccia
cereali integrali
verdure filamentose e frutta con buccia
noci, semi e frutta secca
parti nervose della carne
Quello di cui avrà bisogno il corpo saranno :
- proteine
- liquidi
- sali minerali
- vitamine
Ogni dottore o nutrizionista bravo suggerirà, a seconda della persona e dello stato di salute dell’intestino, il quantitativo esatto di grammi di fibra che potrà assumere giornarlente, indicando quali sono i cibi senza fibra da comprare al supermercato.
Segue una lista più generale di cibi che si possono mangiare, al netto delle eventuali allergie che ognuno di noi può avere:
Prodotti a base di latte:
Consumo giornaliero massimo: 2 tazze. Nella lista rientrano, oltre al latte, di qualunque tipo, anche lo yogurt, i formaggi morbidi, creme e budini. In caso di formaggio stagionato, la quantità massima diaria è di massimo 45 grammi. Vanno necessariamente evitati i latticini che contengono all’interno noci, semi, frutta o verdura, perchè potrebbero interferire negativamente con l’intestino.
Pane e cereali privi di fibre
A tavola sarà consentito nutrirsi con pane bianco raffinato e fare una colazione con riso soffiato, fiocchi di mais o corn flakes, fiocchi di riso, senza incorrere in effetti negativi.
Verdure amiche senza fibre
In questo elenco dei cibi con piccole dosi di fibre, assolutamente digeribili anche da parte di un apparato intestinale danneggiato, rientrano:
Cetrioli e zucchine. Abbiate sempre la premura di consumare cetriolini e zucchine solo dopo averli ben puliti e privati dei semi. L’insalata andrebbe evitata, ma in piccole quantità e saltuariamente potrebbe non creare pericoli alle mucose gastriche e sforzare troppo l’intestino.
Occhio invece a vegetali come melanzane, fagioli, asparagi e carote, a meno che non decidiate deliberatamente di stare male ed accettare l’idea di avere dolorosissimi crampi allo stomaco.
In casi eccezionali potremmo bollire anche carote e patate, assicurandoci di spolparli e mangiare solo la parte liquida.
Frutta senza fibre
Sarà consentito consumare succhi di frutta, a patto di assicurarsi che non contengano la buccia. Nel caso decidessimo di preparare da soli una bibita alla frutta, si preferisca il centrifugato al frullato, perche polpa, filamenti e semi non devono mai entrare nella nostra bocca.
Un frutto particolarmente utile per ottimizzare il metabolismo è la mela, a patto di pelarla con cura, sarà molto utile alla causa.
Altri fruttini che possono essere mangiati senza temere difficoltà intestinali sono le albicocche, le banane, il melone giallo, l’anguria, le mele cotogne e susine. Il linea di massima sarà meglio mangiare frutta matura e non acerba se non vogliamo sforzare il nostro stomaco e rendergli più difficile la digestione.
Dolci
Durante l’arco della giornata, anche quando siamo al ristorante e vogliamo concederci qualcosa di buono e sfizioso, dovremo fare un bel sospiro, prima di realizzare che non possiamo assolutamente ordinare ne soprattutto mangiare dolci. Meglio pensare alla nostra idratazione e bere a fine pasto un po’ di acqua e limone, per non gravare sui processi digestivi.
E’ importante infatti ridurre il più possibile il livello di zuccheri nel sangue quando si segue una dieta anti-fibre.
Qualora infatti questo regime alimentare provochi degli effetti indesiderati come un’accentuata stanchezza e apatia, meglio consultare un nutrizionista, onde ricevere degli specifici apporti, come integratori naturali, onde ovviare a queste spiacevoli conseguenze.
Dottore o dietologo
La disputa è notevole, visto che da un lato c’è chi pensa che il dietologo si interessi soltanto del peso e della forma del nostro corpo, dall’altro c’è chi teme di affidarsi in dottori che, quando si parla di cibo, possano interpretare in maniera eccessivamente soggettiva il problema e trovare dei rimedi soltanto parziali.
Se volete ascoltare un parere autorevole, meglio affidarsi a qualcuno che è a metà strada e che senza pregiudizi pseudo scientifici possa avere una visione più globale sui cibi che fanno bene al nostro corpo, a seconda delle specificità di ognuno, come suggerisce la lettura delle iridi o come ci ha insegnato il bravissimo Veronesi.