Il digiuno disintossicante


Un interessantissimo studio, portato avanti dalla Scuola di Medicina di Yale è pronto a tirare acqua al mulino di tutti coloro che affermavano che il digiuno avesse delle proprietà anti infiammatorie. L’apporto scientifico offerto dal gruppo di ricercatori statunitensi che hanno partecipato al progetto è qualcosa di magnifico, in grado di confermare, su base empirica, tutto quelle che di buono sostiene da sempre la dottoressa Racanelli sul digiuno terapeutico, come si evince dalla sua testimonianza diretta di un digiuno di 48 ore. Non ingerire cibi solidi nell’intestino quindi, per periodi limitati, mediante una specie di digiuno intermittente quindi, fa bene. Scopriamo assieme il perchè.

Come reagisce il corpo umano quando “manca” il cibo

Non ci stancheremo mai di ripetere come l’organismo sia un sistema assolutamente perfetto, capace di autoregolarsi e gestire un’infinità di processi contemporaneamente. Le conclusioni a cui sono giunti questi scienziati americani non fanno che confermare questa caratteristica, al punto da sostenere che, durante un’astinenza alimentare, il corpo umano produce una sostanza che favorirebbe l’arresto parziale di alcuni processi, da parte del sistema immunitario, e quindi delle infiammazioni in corso.

Da questa interessantissima ricerca si evince come la produzione di BHB, ovvero del β-idrossibutirrato, contrasti l’azione delll’NLRP3, e quindi limiti i processi infiammatori in svariati disturbi, anche di carattere autoimmune (come diabete di tipo 2 e sclerosi).

Quali fattori favoriscono lo sviluppo del BHB?

  • In primis il digiuno somministrato. E’ per questa ragione che trattamenti come la dieta Longo possono risultare delle armi vincenti, anche nella cura di malattie degenerative molto gravi, spesso considerate croniche e particolarmente difficili da guarire.
  • La produzione e lo sviluppo nell’organismo del metabolita BHB è associato ad una pratica intensiva di attività sportiva, integrata da un’alimentazione priva di pane e proteine animali.
  • Capacità di rilassamento e limitare fonti di tensioni emotive.

Ancora una volta, emerge con grande evidenza, la convinzione di come togliere dal proprio regime alimentare carne e pesce (soprattutto carne rossa e prodotti ittici grassi come salmone e tonno) possa generare benefici eccezionali sulla salute dell’uomo.
Il β-idrossibutirrato è quindi più concentrato in soggetti e pazienti vegetariani, rispetto che nei corpi di persone poco dinamiche e piuttosto pigre. La maggiore concentrazione di questi metaboliti nell’organismo potrà quindi aumentare le possibilità di disinfiammarsi in maniera naturale.

Una sorta di medicina fai da te, realizzata ad hoc dal nostro stesso organismo che, favorito dall’inizio di una dieta privativa e di un vero e proprio digiuno alimentare, permetterebbe di incrementare notevolmente la percentuale di BHB nel sistema circolatorio.

La conferma dai test sugli animali

Per scoprire se davvero un regime di astinenza da cibo potesse avere conseguenze talmente positive sulla riduzione dei processi infiammatori nell’organismo, sono stati eseguiti degli esperimenti sugli animali. Le controprove e i risultati raggiunti hanno confermato tutti i vantaggi del digiuno per ridurre i processi degenerativi delle cellule. Gli animali diagnosticati malati a cui è stata interrotta la nutrizione solida per un arco di tempo circoscritto hanno visto un incremento del tasso di  β-idrossibutirrato nel sistema circolatorio.

Terapia del digiuno e dieta

digiuno-beneficiSe già una dieta controllata, basata sull’ereditarietà espressa dal nostro gruppo sanguigno, può portare conseguenze estremamente positive sulla nostra qualità di vita, è finalmente confermato come un digiuno somministrato, eseguito da uno staff esperto in nutrizionismo e dietetica applicata, può risolvere o migliorare l’approccio delle terapie nei confronti di moltissime malattie infiammatorie.

Più che concentrarsi sulla smania di perdere peso per avere una silhouette invidiabile, ci auguriamo che un numero sempre crescente di persone e di lettori capisca l’importanza di ridurre il cibo dalle nostre tavole. Al di là infatti di ogni sacrosanto discorso sugli sprechi alimentari, seguire digiuni controllati è il miglior modo per prevenire malanni e condizioni pericolose o persino risolvere guai più seri che, nessun medicinale sarà mai in grado di fare.

Come piace ricordare spesso qui al Centro Heliantus:
“Togliere qualcosa dallo stomaco significa dare qualcosa in più a cuore e cervello”.

Il consiglio è quello di praticare qualche giornata disintossicante a base di liquidi, ma di non farlo  assolutamente mai da soli, ma solo sotto controllo medico o di un centro specializzato, altrimenti le controindicazioni rischierebbero di essere più numerose dei benefici prodotti dall’azione di togliere pasti alla nostra dieta tradizionale.

Egregi professori come il dottor Andreas Michalsen o Veronesi con la dieta anticancro, hanno insegnato e dimostrato tutto il bene di questa pratica medica, ma pensare di seguire un programma disintossicante per più di 3 giorni da soli è pura follia. Per guarire serve, oltre una buona dose di volontà e sacrificio, anche la giusta lucidità per poter realizzare scelte terapiche sempre ponderate.

Per leggere l’articolo completo sui vantaggi della digiuno terapia sui processi di intossicazione, apparso sul quotidiano scientifico “Nature Medicine” si consiglia di cliccare questo link
http://www.nature.com/nm/journal/v21/n3/full/nm.3804.html