Sottoporre bambini all’idrocolonterapia è possibile?

Anche se associamo la pulizia del colon ad una pratica indirizzata solo agli adulti, sempre più genitori sottopongono i propri figli a trattamenti di idrocolonterapia. Fanno bene? Quali precauzioni è giusto prendere in considerazione?

I pazienti più piccoli che l’hanno provata riferiscono di non aver percepito nessun tipo di fastidio o di dolore, eccetto all’inizio, quando lo si fa per la prima volta e si avverte un iniziale, ma assolutamente momentaneo disagio. Si precisa però che l’introduzione del sondino nel retto non generi nulla di più doloroso di quello che consegue l’inserimento di una supposta, a conferma di come l’idrocolonterapia non venga percepita dai bambini come dolorosa o invasiva.

I benefici più immediati del lavaggio intestinale in un bambino di età inferiore ai 13 anni sono due:

  1. Effetti positivi sulla mente, creando una sensazione di rilassamento generalizzato, in grado di calmare i pensieri;
  2. Benefici fisici, considerato come il lavaggio del colon venga percepito come un’esperienza piacevole e per nulla traumatica.

bambino che ha paura

Generalmente i bambini che si sottopongono ad idrocolon sono figli di madri o di padri che hanno già provato su di sè questo tipo di lavaggio e che essendo rimasti particolarmente entusiasti, vogliono che anche i loro piccini possano trovarne giovamento.

In particolar modo, sembrerebbe che una delle ragioni principali per cui dei bambini in età preadolescenziale vengano portati in un centro d’idrocolonterapia sia legato alla volontà di arginare problemi che derivano dalle intolleranze alimentari. Di solito disturbi come le allergie da cibo o le candidosi intestinali si tramandano ai figli ed è per questo motivo che si cercano rimedi efficaci di cui i genitori ne hanno già sperimentano la validità. In effetti, sottoporre dei bimbi ad un trattamento di cui non si conoscessero le conseguenze, sarebbe un po’ scriteriato da parte di una coppia di genitori. Al contrario, un papà che ha curato la psoriasi, dopo essersi sottoposto a cicli di idrocolonterapia, avrà le motivazioni giuste per spingere il suo pargoletto a intraprendere il medesimo percorso di guarigione.

Altri effetti positivi che può avere questa pulizia se applicata a dei ragazzini sono:

  • Aiutare a superare la stanchezza, condizione assai diffusa tra i più giovani che sembrerebbero non avere le giuste energie per affrontare gli impegni scolastici e la concentrazione sufficiente per assimilare i contenuti;
  • riequilibrare i flussi ormonali e sanare eventuali manifestazioni di aggressività o comunque sui generis che inducono spesso i ragazzini di quell’età a polemizzare e a scontrarsi con gli altri, a dispetto della loro ingenuità;
  • progressi nella sindrome dell’adhd, ovvero un rimedio per l’iperattività, non solo nella fase dei giochi,e nella gestione delle emozioni.

E’ assurdo come molti cosiddetti specialisti continuino a consigliare ai papà e alle mamme con figli che manifestano sintomi dell’ADHD di rivolgersi a psichiatri, nella convinzione che si tratti di un male che è possibile arginare soltanto nel lungo periodo. L’ignoranza della popolazione di fronte agli effetti benevoli dell’idrocolonterapia è il maggior ostacolo che impedisce a molte persone di stare meglio, senza perdere tempo in trattamenti stressanti e spesso anche costosi.

La reticenza iniziale che può bloccare un genitore dal reputare questa pratica controproducente se indirizzata ad un fisico così giovane, in piena fase di crescita, porta in sè molte ataviche paure, spesso collegate con l’etica cattollica e con la devozione assoluta nei confronti di una medicina ufficiale che in Occidente ha dimostrato in vari occasioni l’eccessiva rigidità. Si tratta della stessa paura insensata che coinvolge spesso gli adulti, come nel caso di tutti quei signori che hanno il terrore di farsi il clistere, che invece è una delle cose più naturali del Mondo.

Se è pulito l’intestino, tutto funziona meglio e questa è una realtà indiscutibile, che non può essere contraddetta, al di là dell’opinione che i medici più influenti degli ospedali italiani possono avere nei confronti dell’idrocolonterapia, soprattutto se applicata ai bambini.

Il linea di massima è possibile sottoporre un bimbo ai lavaggi del colon, al compimento almeno dell’ottavo anno e quindi già quando frequenta la scuola primaria. Da 8 anni in su, salvo specifiche condizioni di salute, si può praticare idrocolonterapia su di un bambino o bambina, a patto di rivolgersi a professionisti esperti.

I bambini, così come gli adulti o gli anziani, reagiscono positivamente a questo trattamento e pertanto non ci sarebbe nulla da temere per loro.

Nonostante la giovane età infatti, hanno già avuto tempo a sufficienza per accumulare scorie e tossine nell’organismo e da qui la necessità di trovare uno strumento per espellerle.

Effetti positivi sull’autismo

Ci sono numerosi studi ed esperienze dirette riscontrate anche nel Centro Heliantus, che testimoniano gli ottimi risultati ottenuti nei confronti dei bambini autistici. Dopotutto, il collegamento tra salute intestinale e celebrale è così diretto da rendere queste teorie facilmente spiegabili e da indurre a considerare i detrattori di questo assunto quanto meno delle persone eccessivamente chiuse nelle proprie posizioni. Anche se le origini dello sviluppo autistico non sono ancora chiare, esistono alcune buone pratiche che possono rallentare l’autismo degenerativo.

Quante sedute dovrebbe affrontare un bambino?

Andrebbero svolti almeno 3 incontri nell’arco di 10 giorni. E’ stato riscontrato come una pulizia progressiva sia risultata molto più efficacie di una più drastica. Ad ogni modo, a livello di prevenzione e per mantenere il corpo pulito per tutto l’anno, si consiglia di sottoporre il bimbo all’azione di un macchinario per idrocolonterapia ad ogni cambio di stagione.