
Come disintossicarsi dai metalli pesanti
Negli alimenti ci si può imbattere diversi prodotti che fanno male alla salute. Anche se può sembrare strano, rinvenire negli alimenti tracce dii metalli pesanti è molto più frequente di quello che si possa immaginare.
I rischi per la salute esistono davvero visto che, il piombo, il cadmio, l’alluminio e l’arsenico non fanno affatto bene all’uomo, anche se assimilati in piccole quantità alimentari.
Secondo recenti studi, i metalli pesanti sono pericolosi perché possono essere riconnessi a malattie cardiache e disturbi neurologici, ma anche a problemi legati alla tiroide. Per questo è importante cercare consapevolmente di evitare il consumo di cibi contaminati con metalli pesanti e capire a quali alimenti essere più attenti.
In genere alimenti come il pesce possono contenere alti livelli metallici, a causa del fatto che questi animali assorbono molto il mercurio presente negli oceani e nei laghi, senza riuscire a smaltirlo completamente. In linea di massima, onde capire quali pesci sono più pericolosi per la salute, esiste un trucchetto che riguarda la grandezza dell’animale marino.
Quanto più sono grandi le dimensioni del pesce, tanto più mercurio potrà contenere tra le sue carni e provocare potenziali malattie cardiache, se ingerito.
I metalli pesanti non si trovano solo nei prodotti ittici, ma anche in altri cibi. Possono ritrovarsi ad esempio anche nella frutta, a causa dell’acqua, che può contaminarsi, a livello delle falde acquifere ed entrare in contatto con questi metalli o dei fertilizzanti, all’interno dei quali spesso ritroviamo grandi percentuali di piombo e cadmio.
Un discorso analogo va fatto anche per la verdura, che potrebbe essere irrigata con acqua contaminata o sottoposta all’azione di fertilizzanti chimici o pesticidi, per aumentarne la crescita.
Non dimentichiamo inoltre che l’acqua non è certo immune all’inquinamento e che, attraverso il ciclo della pioggia, rischia di inquinare le coltivazioni e quindi attentare l’intestino dell’uomo.
Lo smog prodotto a livello urbano viene facilmente inglobato dalle nuvole presenti nell’atmostera che, attraverso l’attività piovana, restituisce tale quantitativo di metalli pericolosi al pianeta terra e quindi agli essere che abitano questo luogo.
In virtù della natura della tiroide dell’uomo, l’ingestione di metalli tossici è molto più grave per l’uomo che per altri animali.
Sintomi dell’intossicazione da metalli pesanti
Quali sono le conseguenze dell’assunzione dei metalli pesanti?
Esistono delle ripercussioni evidenti quando si digerisce queste sostanze pericolose, a volte già nel breve periodo.
La ritenzione idrica (cioè il trattenimento dei liquidi nel nostro organismo) è uno dei principali effetti dell’intossicazione da metalli pesanti.
Ad esempio mplte donne, divenute maniache di sushi all you can eat (e ce ne sono putroppo molte in giro), a causa del gran consumo di tonno rosso, segnalano i segni tipici della cellulite, depositata sulle gambe, a seguito dell’aumento della ritenzione idrica.
Altri sintomi dell’intossicazione da metalli pesanti sono i disturbi dell’apparato digerente, che possono assumere forme differenti, a seconda del soggetto e di quanto materiale tossico si sia depositato lungo il colon.
Tra i fenomeni più comuni di un accumulo eccessivo di piombo e simili nel corpo, si segnala:
- il vomito,
- la diarrea,
- mal di stomaco,
- nausea;
- il mal di testa (effetto secondario molto fastidioso)
- la sudorazione eccessiva
Un sintomo inequivocabile che ci fa capire senza dubbi che siamo vittime di un’indigestione da cadmio, è la presenza di sapore metallico nella bocca.
Quando la materia metallica è molta, il malessere si manifesta in forme ancora più evidenti, visto che interferisce direttamente con il sistema sanguigno. Quando si immagazzinano livelli altissimi di metalli più pesanti nel corpo umano può avvenire la compromissione della capacità di camminare, delle capacità cognitive e linguistiche.
Si tratta di casi molto problematici sul piano fisico e drammatici su quello emotivo. Prima di prendere qualunque decisione, sarebbe opportuno sottoporsi ad un check up completo, onde comprendere a fondo che cosa stanno facendo questi metalli e dove si sono depositati.
Disintossicarsi dai metalli pesanti
Quando ci si chiede: come pulire un intestino dai metalli pesanti? E’ già un buon segno della volontà di curarsi e di essersi accorti del problema.
Per prima cosa va detto che i primi organi che si occupano della depurazione del corpo dai metalli pesanti assunti col cibo sono fegato e reni.
Essi non riescono sempre a svolgere questo lavoro laddove i metalli pesanti siano assunti in quantità spropositate. Per questo la prevenzione rimane la migliore cura:
bisogna evitare di bere acqua non sicura, e assicurarsi della provenienza del cibo che si mangia.
Quando si parla di acqua alludiamo ad una risorsa che assumiamo ogni giorno ed è per questo che dovremmo puntare verso un prodotto di sicura qualità, come l’acqua vitalizzata, che apporta numerosi benefici al nostro corpo, mantenendolo pulito.
In ogni caso esistono delle cure che possono essere attuate per disintossicarsi dai metalli pesanti e ridurre le possibilità di stare veramente male.
La pulizia delle vie biliari è una di questi metodi di cura e di disintossicazione in caso di assunzione dei metalli pesanti. Si chiama anche lavaggio epatico e serve per la pulizia delle vie biliari e del fegato, anche per evitare la formazione dei dolorosi calcoli renali.
Il lavaggio epatico è una depurazione che fa molto bene al fegato e che può aiutare a disintossicarsi e sentirsi meglio, perchè ripristina l’intero apparato ad uno stato in cui si trovava prima di soffrire a causa dei metalli pesanti.
Un altro strumento per liberarsi dai metalli depositati nel colon è il digiuno disintossicante.
Il digiuno disintossicante è una vera e propria ‘tregua’ per l’apparato digerente e permette di evitare di assumere sostanze tossiche mentre il fegato ed i reni lavorano per smaltire quelle presenti.
Il digiuno disintossicante non va mai fatto senza essere seguiti da una persona esperta e non potrà mai essere praticato in maniera autonoma, come se fosse un qualunque rimedio della nonna.
In ogni caso l’approccio al digiuno, un metodo che è seguito ed approvato anche dal dottor Walter Longo, famoso teorico del benessere comportato dal non mangiare per un tempo prolungato, deve essere graduale e non improvviso per non fare più male che bene.
Di sicuro una terapia disintossicante può apportare enormi benefici e ripulire in tempi più rapidi un intestino.
Rimedi naturali contro i metalli pesanti
I rimedi naturali contro i metalli pesanti, per depurare un organismo malato, sono molti.
Il più noto sistema è legato alla valenza della vitamina C che, grazie alla sua formazione chimica, è in grado di legare con i metalli pesanti come mercurio, piombo e cadmio, impedendone l’assorbimento. Bere una buona dose di succo di limone può apportare elevati benefici al soggetto, grazie alle proprietà vitaminiche depurative di questo agrume.
Sono noti anche gli effetti benefici dell’uso del cardo mariano. Questo prodotto naturale, ricco di silimarina, protegge il fegato ed i reni dai danni delle tossine e dei metalli pesanti. Inoltre la sostanza contro gli agenti ossidanti in essa contenuta, chiamata sibilina, ha un ruolo fondamentale nella disintossicazione.
I fiori di Bach e gli oli essenziali sono altri rimedi particolarmente validi contro l’intossicazione. Gli oli essenziali sono ottimi chelanti naturali, il che significa che disintossicano l’organismo in profondità, per un periodo abbastanza lungo.
Anche se quasi tutti gli abbiamo sentiti nominare, la loro funzione, come si usano e per quanto tempo, non è noto alla maggior parte delle persone.
Ci sono oli essenziali che si prestano ad un uso orale, e altri specifici per uso esterno, che vengono assorbiti dalla pelle per contatto ,come mediante i massaggi.
Questi unguenti sono composti a base di frutta o altri elementi. Nel caso degli oli essenziali per i metalli pesanti, si consiglia quelli che contengono arancio, pompelmo e carota. Ottimi risultati, in termini di cura, si sono avuti anche in caso di oli di mirra. Il massaggio dovrà durare almeno 10 minuti, almeno sino a quando non scomparirà completamente l’unto dalla cute.
I massaggi andrebbero ripetuti con una frequenza di 3 volte a settimana, per la durata di almeno 3 mesi, a seconda del grado d’intossicazione.
Altro aiutino specifico che può aiutare un individuo a contrastare gli effetti negativi dei metalli pesanti è dato dall’apporto di sali minerali.
Non è un caso se per eliminare intossicazioni da metalli pesanti i dottori consigliano di consumare cibi come agrumi, banana, broccoli e avocado.
I sali minerali permettono al corpo di funzionare meglio.
A livello preventivo sarebbe opportuno creare le basi per avere un colon pulito e quindi inserire nell’alimentazione la zeolite, minerale che la bentonite, l’alga clorella e il psyllium.
Facendo qualche ricerca sul web è possibile sapere dove si trovano. Ad ogni modo per maggiori informazioni, su quale dieta è corretto seguire per combattere accumuli tossici, potreste contattare la dottoressa Racanelli a questo numero telefonico: 080 5019934